L'Associazione Antiracket di Marsala, rappresentata dall'Avvocato Peppe Gandolfo, si è costituita parte civile.
I due imputati, coniugi, sono titolari del lido "Laguna dello Stagnone" presso la Torre di San Teodoro.
Un anno fa i carabinieri e il corpo forestale arrestarono Nizza per estorsione ai danni di due imprenditori. E fu anche sequestrato (e poi dissequestrato) il lido, ritenuto abusivo, per un valore di circa 250.000 euro.
Secondo gli inquirenti Giuseppe De Vita pretendeva il “pizzo”
per il passaggio sul suo lido (terreno demaniale) da parte dei titolari di una ditta che trasportava il sale per conto della ditta Sosalt.
Secondo l'accusa, chiunque voleva passare aveva l’obbligo di pagare un pedaggio a lui. In caso contrario il passaggio veniva ostruito o venivano provocati danni alle vetture. Le cifre richieste erano Settemila euro nel 2007, e novemila euro per il 2008. Per un totale di sedicimila euro. De Vita fu sorpreso in flagranza di reato dai Carabinieri di Marsala, mentre riscuoteva l’ennesima “rata” dai due autisti del camion che trasportava sale per conto della Sosalt attraversando il breve tratto di mare basso tra la spiaggia e l’Isola Lunga.
La moglie Ombretta Nizza (1972) finì pure nei guai, perché dopo l’arresto del marito minacciò le vittime dell’estorsione, sempre secondo l'accusa, per costringerli a ritrattare.
I due si sono difesi in una lunga intervista rilasciata alla nostra redazione.
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