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26/03/2009 11:27:35

La colmata di nuovo al centro del dibattito politico

Nel 2005, quando Giulia Adamo era Presidente della Provincia di Trapani, si era deciso di bonificare e sistemare la zona con un progetto di riempimento della laguna, per recuperare la costa. Ma i lavori sono stati bloccati perché, nel frattempo, sono arrivati i fanghi del porto di Trapani, di cui si sospettava la tossicità. Nel novembre 2007 dunque tutto è stato bloccato, e solo ora sono state terminate le analisi geognostiche sui fanghi presenti alla colmata.
Ora il Comune di Marsala chiede alla Provincia di ricominciare i lavori della colmata, là dove erano stato interrotti.
Lo ha chiesto anche Giulia Adamo, vantando l’operato della sua amministrazione provinciale e il modo in cui arrivò a progettare questo “risanamento” della zona. Girolamo Pipitone è intervenuto sulla vicenda sostenendo che l’attenzione dell’on. Adamo e della Benigno verso la colmata sia motivata da interessi personali sui terreni circostanti.
All’ex Assessore Provinciale, il consigliere Benigno risponde ricordando che “la progettazione, e l’avvio, risalgono, ad un periodo notevolmente anteriore al mio impegno politico ed alla mia amicizia politica con l’on. Giulia Adamo. Preciso – continua Giovanna Benigno - che mi sono interessata fin dal momento del mio primo insediamento di tale questione, e tornerei a farlo, perchè, a mio avviso, la colmata rappresenta una grave ferita al territorio della città di Marsala e qualunque persona impegnata al servizio delle Istituzioni avrebbe dovuto reagire per cercare di riportare ordine al territorio”.
Se l’ex Assessore ha da denunciare fatti illeciti o dovesse conoscere circostanze che ravvisano ipotesi di reato, - dice ancora la Benigno - farebbe bene a denunciarle alla competente autorità giudiziaria a cui, peraltro, ho personalmente chiesto audizione per portare a conoscenza degli inquirenti la reale portata degli avvenimenti per quanto mi è dato sapere. Se poi l’ex Assessore è alla ricerca di un momento di notorietà utilizzando il metodo dei polveroni mediatici per colpire qualcuno, magari per essere stato defenestrato da una poltrona a cui teneva molto, farebbe bene a mirare altri obiettivi più sensibili alle sue necessità.”.