"Sono rimasto deluso dal presidente Napolitano che era stato invitato e ha detto che non sarebbe venuto perchè è una manifestazione di partito", ha detto Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992.
Salvatore Borsellino ha sottolineato che 'Agenda rossa' "non è una manifestazione di partito ma il partito della gente onesta. Chi sta da questo lato è gente onesta, chi sta dall'altra parte evidentemente non lo è", ha aggiunto.
"Mio fratello e' stato ucciso da pezzi dello Stato o da
qualcuno che serviva quei pezzi dello Stato" ha continuato Salvatore Borsellino. "Questo si celava dentro la sua agenda rossa ed è questa la verità che vogliamo portare alla luce".
"Quando Paolo e' stato ucciso secondo me è stato anche per sottrargli proprio quell'agenda rossa su cui aveva annotato tanti segreti sulle infiltrazioni della criminalità organizzata all'interno della magistratura, dei servizi segreti e dello Stato - ha spiegato il fratello del magistrato ucciso -. La sua agenda rossa ha già cambiato la storia di questo Paese perchè sui ricatti incrociati che si nascondono dentro quell'agenda si reggono gli equilibri politici dell'Italia. Se venissero alla luce queste nefandezze probabilmente la storia dell'Italia cambierebbe di nuovo".