Lo dice il procuratore di Torino, Gian Carlo caselli in una intervista a "I Giovani di Citta'"Insieme a Gian Carlo Caselli, in occasione della presentazione del suo nuovo libro "Le due Guerre". In quella fase, rileva Caselli, "forze dell'ordine e magistratura hanno il sostegno d
elle forze politiche, delle istituzioni, della societa' civile; ed e' un sostegno forte, robusto, che pero' dopo un biennio di solito tende a declinare. E' successo a Falcone e Borsellino, e' successo dopo le stragi del '92 e succede quando, dopo esserti occupato doverosamente dei mafiosi di strada, cominci ad occuparti altrettanto doverosamente delle cosiddette 'relazioni esterne'. Complicita' con pezzi - guai a generalizzare - della politica, delle istituzioni, della cultura, dell'informazione, dell'economia, della finanza, della stessa societa' civile. E allora ecco quel che stava andando bene subisce dei rallentamenti, addirittura delle interruzioni traumatiche, oppure una strada - come nel caso delle associazioni antimafia dopo le stragi del '92 - che da pianeggiante si fa in salita e quindi il traguardo si allontana".