"Gli imprenditori hanno denunciato le estorsioni - ha continuato - Si sono rese evidenti sensibilita' nuove da parte delle imprese sane. Sono stati stipulati protocolli di legalita' con le Prefetture di Gela e Agrigento".
Lo Bello ha precisato che non si tratta di impegni di principio, ma di "risposte operative. Sui grandi lavori favoriscono la presentazione delle imprese. Quelle al limite della legalita' sono escluse nella fase preliminare. Ci sono aziende - ha sottolineato - che si confrontano con l'innovazione e con mercati internazionalizzati. E dunque meno facilmente preda dell'economia protetta che impone la mafia".
"La mafia svolge un ruolo decisivo nei territori merdionali - ha detto ancora Lo Bello - perche' limita la concorrenza, seleziona gli operatori e interviene in alcune filiere come nel caso della sabbia che e' all'inizio del ciclo delle costruzioni. Si tratta di un elemento che, eliminando la concorrenza, genera sovraprofitti e mercati in cui si vive di rendita. La conseguenza e' che le imprese non sono stimolate a innovare e a rendersi indipendenti".