Dopo avere perso la sua copertura che le ha garantito di vivere in una località segreta sotto un altro nome, Piera Aiello, testimone di giustizia dal 1991, quando decise di rompere con il suo contesto familiare e di denunciare il contesto mafioso c
he conosceva, è amareggiata per avere appreso di essere considerata una ex testimone. «Preferisco passare gli ultimi giorni della mia vita nella mia Sicilia, in mezzo ai mie affetti, che mi sono stati strappati 18 anni fa. Ma desidero farlo rendendo pubbliche le ragioni della mia decisione».
Piera Aiello spiegherà i motivi della sua decisione oggi alle 11.30 a Partanna (Tp), in via Crispi 199, in una conferenza stampa alla presenza di don Luigi Ciotti.
“Lo Stato dimostri di essere credibile quando chiede ai cittadini onesti di denunciare fatti criminali di cui sono vittima o testimoni”. Lo dichiara il senatore del PD Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, commentando le proteste di alcuni testimoni di giustizia, come Piera Aiello e Pino Masciari.
“Il coraggio – aggiunge Lumia – e il senso civico di chi decide di testimoniare vanno sostenuti con tutte le forze e le risorse disponibili. Non devono essere i testimoni ad avere paura di ritorsioni nei loro confronti e nei confronti delle loro famiglie, ma i criminali ad avere paura dello Stato”.
“Sia in Senato – continua il senatore del PD – che in Commissione antimafia ho chiesto più volte al governo di occuparsi della condizione in cui si trovano tanti testimoni di giustizia, purtroppo senza nessun esito positivo.
Continuerò a rappresentare questo problema dentro e fuori le istituzioni, affinchè si raggiunga una soluzione per dare fiducia ai cittadini che vogliono stare dalla parte della legalità ”.