Il caso di Piera Aiello è stato al centro di polemiche, nelle scorse settimane, perché il suo status di testimone di giustizia è stato dichiarato decaduto e la donna è rimasta senza protezione. Dieci giorni fa, l'Aiello ha fatto ritorno in Sicilia, lasciando la locali
tà protetta in cui aveva vissuto e che era stata resa nota da un carabiniere, denunciando di sentirsi abbandonata dallo Stato. La testimone tuttavia, dopo aver trascorso una settimana a Partanna, ed avere incontrato il procuratore aggiunto della Dda di Palermo, Teresa Principato e il procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa, ha lasciato la Sicilia per trasferirsi in una località segreta.
Questo il commento di Libera: "Il Presidio di Libera Castelvetrano nell’apprendere del rientro di Piera Aiello in una località segreta continuerà a sostenerla e a vigilare affinchè le sue richieste unitamente a quelle di tutti i testimoni di giustizia siano ascoltate e svincolate da procedure burocratiche lente e tortuose.
Riteniamo che il testimone di giustizia sia una risorsa ed una opportunità per ripristinare percorsi di legalità e di dignità . A seguire il comunicato dell’Associazione Rita Atria:
Piera Aiello è tornata alla sua famiglia dopo aver gettato le basi verso gli obiettivi prefissati inerenti la sua sicurezza: colloquio con il Procuratore capo di Marsala; colloquio con la DDA di Palermo con competenze territoriali su Trapani; definizione del suo status di testimone e non di “ex testimone”, indipendetemente dalla capitalizzazione".
''Al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Trapani va il merito di avere provveduto a formalizzare la riassegnazione della scorta a Piera Aiello. Il caso di Piera è emblematico di una grave situazione di precarietà in cui vivono i testimoni di giustizia”. Così Rita Borsellino, deputato al Parlamento europeo, commenta la notizia che Piera Aiello, testimone di giustizia dal 1991, ha ottenuto la rassegnazione della tutela. “Ciò non toglie che la materia delle norme sui testimoni di giustizia vada rivista con l’obiettivo di portarla al centro dell’attenzione del Parlamento europeo – continua l’europarlamentare che ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione scritta alla Commissione europea per avviare in tempi brevi misure che uniformino a livello europeo lo status di testimone di giustizia - Ho fatto richiesta in Parlamento per introdurre nel parere che l’assemblea dovrà dare sul Programma di Stoccolma, che è il riferimento europeo su cooperazione giudiziaria e altre materie, un emendamento che disciplini lo status del testimone di giustizia a livello europeo”.