Nel corso dell'incontro, presieduto dal segretario provinciale della Fillea Cgil, Franco Colomba e dalla segretaria generale della Cgil di Trapani Mimma Argurio, sono state affrontate le molteplici questioni che attraversano l'edilizia e illustrate le iniziative volte a rimettere in moto il settore, pesantemente colpito da una crisi senza precedenti che, in provincia di Trapani, sta causando il progressivo deterioramento dei livelli occupazionali.
In particolare, tra le iniziative prese in esame, i sindacalisti hanno discusso del contenuto e dell'importante valenza del “Protocollo per lo sviluppo, l'occupazione e la sicurezza nei cantieri”, sottoscritto in Prefettura, lo scorso 4 dicembre, dalle Organizzazioni sindacali di categoria e, tra gli altri, dalla Provincia Regionale di Trapani, da alcune Amministrazioni comunali del territorio, dall'Ance, dalla Cassa Edile, dagli Ordini Professionali degli Ingegneri e degli Architetti, dal Collegio dei Geometri, dall' Ispettorato provinciale del Lavoro e dall'Asp.
“Il protocollo d'intesa - ha detto Colomba - rappresenta un importante strumento che se adeguatamente applicato concorrerà al rilancio del settore edile garantendo legalità , leale concorrenza tra le aziende, maggiore sicurezza nei cantieri e qualità delle costruzioni. Auspichiamo - ha proseguito Colomba - che le Amministrazioni comunali che non hanno ancora siglato il protocollo possano presto condividerne contenuti e obiettivi poiché il rilancio del settore passa attraverso comportamenti diffusi di legalità ”.
Secondo la Cgil per affrontare la crisi, che in provincia di Trapani ha determinato, nell'ultimo anno, la contrazione di oltre duemila posti di lavoro e la chiusura di circa centocinquanta imprese, è indispensabile ottenere, prima di tutto, il riconoscimento dello stato di crisi del settore, tra l'altro già chiesto, nelle settimane scorse, all'Assessorato regionale al Lavoro e condiviso dal presidente del Consiglio della Provincia Regionale di Trapani.
Tra i provvedimenti indicati dal sindacato, per rilanciare il settore, è necessario, inoltre, che la Regione fornisca le necessarie coperture finanziarie per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga così da estendere il periodo di disoccupazione indennizzabile.
“Per uscire dalla crisi - ha aggiunto Argurio - riteniamo indispensabili degli interventi a sostegno del reddito. Senza questo strumento - ha proseguito - il rischio è quello che le aziende, traendo vantaggio dalla condizione di debolezza economica dei lavoratori, possano alimentare forme di lavoro nero, irregolare e sottopagato, tra l'altro mai scomparse, e trascurare anche le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Per sollevare il settore e superare la crisi la Cgil ritiene, infine, indispensabile un'efficace politica di investimenti pubblici per favorire occupazione e la complessiva economia del territorio.
“Continueremo - ha concluso Colomba - a confrontarci con gli Enti locali a cui chiederemo di sbloccare le risorse da destinare ai lavori pubblici e avviare le opere rapidamente cantierabili poiché è solo con gli interventi pubblici che il settore potrà affrontare gli effetti della crisi ”.