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28/03/2011 04:57:42

Patto Pd - Udc per la corsa a Sindaco. Noi vogliamo le primarie anche a Marsala

E nei due più importanti centri della provincia il Partito Democratico ha già deciso di schierarsi con il polo centrista di Lombardo e Fini. Il Pd, Futuro e Libertà, l’Mpa e l’Udc, andranno insieme, come già sta avvenendo a Campobello di Mazara, dove il Pd e i lombardiani appoggiano il Sindaco uscente Ciro Caravà.
Andare insieme significa però scendere a patti. E i patti sono già chiari. Sarà Nino Papania, il potente senatore del Pd, ad indicare il prossimo Sindaco di Alcamo, il successore di Giacomo Scala, che nel frattempo sta lottando per avere un posto alle prossime elezioni regionali. Le quotazioni di Scala sono molto in discesa, e con esse quelle dell’intera coalizione di centrosinistra. Il centrosinistra ad Alcamo governa da quasi venti anni, ormai, prima con Massimo Ferrara, poi con Giacomo Scala. Ma oggi per vincere c’è bisogno dell’Udc. L’aiuto verrà, il nome lo sceglierà il Pd. Ma se ci dovesse essere un’ampia convergenza potrebbe essere lo stesso Nino Papania a decidere di candidarsi a Sindaco della sua città. Ipotesi remota: Papania l’anno scorso ha rifiutato la candidatura a Sindaco di Gibellina. Ma se fossero in molti a chiederlo, anche pezzi grossi del centrodestra, Papania potrebbe accettare.
Cosa chiede in cambio l’Udc per appoggiare Papania o chi per lui ad Alcamo? Semplice. L’appoggio vicendevole del Pd alla candidatura di un Sindaco centrista a Marsala. Il nome, chiaramente, è quello di Giulia Adamo. Sarà lei la candidata a Sindaco della inedita coalizione per la corsa a primo cittadino a Marsala. Vicesindaco, Antonio Vinci, l’attuale capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi. Ma, attenzione, Adamo potrebbe all’ultimo minuto sfilarsi dalla corsa ed indicare qualche nome a lei gradito e sul quale si possa puntare. Questo perché Giulia Adamo guarda con attenzione a quanto avviene a Roma. Spera sempre in un posto utile per le elezioni politiche (non dimentichiamo che la salute del governo è sempre precaria, e la fine della legislatura potrebbe essere anticipata) con la lista dell’Udc.
Chi ha già il biglietto per Roma pronto è Massimo Grillo. Terzo nella lista dei senatori del Terzo polo nella Circorscrizione Sicilia. E’ la promessa che Grillo ha strappato a Fini. Al Senato in virtù dello sbarramento, Fli, Mpa e Udc probabilmente correranno insieme. E Grillo, con questa legge elettorale, si è assicurato un posto al sole portando tutto il suo movimento, Liberi, all’interno di Futuro e Libertà.
In questo quadro Marsala si dimostra ancora una volta terra di conquista. La città viene sacrificata per mantenere la vecchia nomenclatura Oddo – Papania – Gucciardi anche alla luce dei nuovi accordi con Raffaele Lombardo a Palermo e con Giulia Adamo a Trapani.
Da tempo Anna Maria Angileri, segretaria del Pd cittadino, non fa mistero di volersi candidare a Sindaco. E potrebbe essere una buona candidatura, se non fosse ostacolata proprio dai vertici del suo partito. Crescono invece le pressioni da parte degli ambienti vicini all’ex vicesindaco Leonardo Giacalone per una candidatura del penalista Paolo Paladino. Anche a sinistra del Pd ci sono piccoli fermenti.


Può ridursi il centrosinistra marsalese, che ha governato comunque Marsala per tre sindacature, dal 1993 al 2007, a mera ruota di scorta di Giulia Adamo? Ovviamente no. Ma tutto sembra puntare verso quella direzione, dato che, come al solito, si gioca al massacro, senza regole, dividendosi.
E allora? Allora un metodo c’è: le primarie. In molti storcono il naso, ma secondo noi le primarie possono essere davvero – ancora una volta – l’ancora di salvezza per il centrosinistra, o come cavolo lo vogliamo chiamare. Una chiamata alle urne dei cittadini, perché valutino i programmi e decidano. Piero Fassino, oggi candidato Sindaco a Torino, pur avendo la caratura del leader, non si è sottratto alle primarie nella sua città. Ha rischiato, e ha vinto. Altri candidati dati per favoriti hanno rischiato, e hanno perso. Ma sono state messe in campo energie nuove (come avvenuto con Vendola in Puglia o con Pisapia a Milano, per non parlare di Rita Borsellino nel 2005) e lo sforzo è stato ricompensato.
Qualcuno potrebbe obiettare che Giulia Adamo non fa parte del Pd e quindi non ha bisogno di fare le primarie. Ma per noi le primarie sono innanzitutto una regola democratica, non la regola di un partito soltanto, e chiunque voglia gareggiare in nome di una coalizione anche lontanamente riformista deve confrontarsi con il mezzo.
Le primarie, subito, a Novembre, per Marsala. Chi ci sta?