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12/03/2012 12:55:27

Salone Di Ginevra, ecco la Tata Megapixel

Eppure la Tata Megapixel giustifica l’attribuito con un bagaglio di raffinatezze e curiosità inversamente proporzionale alla sua taglia mignon. Questo prototipo evolve il motivo stilistico già visto sulla Pixel ed utilizza un’efficace piattaforma elettrica ad autonomia estesa, composta da un lillipuziano motore a benzina (che svolge il ruolo di generatore, ovvero range extender) e da una batteria agli ioni di litio che alimenta quattro motori elettrici. Ciascuno di questi motori viene applicato nel mozzo ruota. La Megapixel utilizza poi un sistema di ricarica ad induzione che sfrutta una piastra per alimentare le batterie.

La paternità dello stile è riconducibile ai centri di sviluppo presenti in India, Italia e Regno Unito, i cui spunti hanno portato alla definizione di un corpo vettura quasi ovoidale e caratterizzato da quattro portiere scorrevoli prive di montante centrale: l’accessibilità dovrebbe quindi essere ottimale in ogni condizione. L’abitacolo si compone di quattro sedili singoli e presenta finiture in pelle ed inserti metallici, oltre ad un ampio schermo tattile che gestisce l’avanzata interfaccia HMI e le principali funzioni di bordo. La piattaforma della Tata Megapixel garantisce un’autonomia massima di 900 chilometri ed un consumo medio di 1 litro per 100 chilometri (22 g/km di CO2) quando viene impiegato il motore elettrico.