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03/03/2020 10:25:00

Trapani, corruzione al Genio Civile. Non solo Teresi. Due anni fa l'inchiesta "Palude"

 Un'altra inchiesta per corruzione scuote il Genio Civile di Trapani. 

Questa mattina, nell'ambito dell'indagine coordinata dalla procura di Messina che ha portato ad 11 misure cautelari, è stato arrestato ai domiciliari l'ingegnere Giancarlo Teresi (nella foto), a capo del Genio Civile di Trapani. Teresi finisce ai domiciliari perchè avrebbe intascato mazzette da un imprenditore messinese quando si trovò a fare il direttore dei lavori dell’appalto per il dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo, un’opera da 800 mila euro.


Non è la prima volta che un'indagine per corruzione coinvolge il Genio Civile di Trapani. Già nel 2018 un'altra operazione, “Palude”, portò all'arresto dell'allora ingegnere capo del Genio Civile, l'alcamese Giuseppe Pirrello, indagato insieme ad altre 20 persone.


Pirrello, finì per cinque mesi ai domiciliari fino a quando la Cassazione annullò il provvedimento del Tribunale della Libertà di Palermo e l’ordinanza di custodia cautelare del gip di Trapani. Secondo i pm Pirrello,  avrebbe abusato della sua posizione per ottenere vantaggi economici. Attraverso lo studio tecnico intestato al figlio, avrebbe curato in prima persona numerose pratiche destinate ad essere trattate per competenza dall’ufficio da lui diretto, «assicurando – scrisse la Finanza – un trattamento di favore ai suoi clienti, con la complicità di alcuni dipendenti dello stesso Ufficio nonché di liberi professionisti.
Il gip di Trapani il 24 marzo dovrà decidere se rinviare a giudizio i venti indagati dell'operazione "Palude".