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03/07/2020 14:00:00

Coronavuris e compagnie aeree. Ryanair verso il taglio di 3 mila posti

 Continuano i piani di tagli nell'industria del trasporto aereo. Dopo gli oltre settemila tagli messi sul tavolo da Air France, Ryanair sta pianificando di tagliare 3.500 posti di lavoro se non riuscirà ad accordarsi con i dipendenti per arrivare a un taglio degli stipendi.

La compagnia aerea ha dichiarato che sta tagliando il 15% della sua forza lavoro di 20.000 dipendenti, in quanto non si aspettava che il numero di passeggeri o i prezzi tornassero ai livelli pre-coronavirus prima dell'estate del 2022. Nell'ambito di un programma di drastici tagli dei costi, Ryanair ha dichiarato che potrebbe chiudere un certo numero di basi in tutta Europa fino alla ripresa dei viaggi aerei.

L'amministratore delegato, Michael O'Leary, ha deciso un taglio del 50% - riporta Repubblica -  degli stipendi per aprile e maggio e ora l'ho esteso fino alla fine di marzo del prossimo anno. O'Leary ha detto che il pacchetto di misure, che include il congedo non retribuito per il personale, rappresenta il "minimo per sopravvivere ai prossimi 12 mesi". Alla Bbc, il manager ha detto: "Se non si trova un vaccino, allora chiaramente potremmo dover annunciare altri tagli e tagli più profondi nel futuro".

La società, che prevede di registrare una perdita netta di oltre 100 milioni di euro (87 milioni di sterline) per il primo trimestre e per tutta l'estate, ha detto che la ristrutturazione e la perdita di posti di lavoro inizieranno a luglio. I tagli di posti di lavoro riguarderanno soprattutto i piloti e il personale di cabina, anche se le misure colpiranno anche i team della sede centrale e del back office.

Anche Easyjet sta valutando la possibilità di chiudere le sue basi in tre hub aeroportuali a causa del forte calo della domanda di viaggi causato dal coronavirus. EasyJet annuncia di aver discusso con i sindacati il piano di emergenza che potrebbero riguardare il licenziamento di un terzo dei suoi piloti con sede nel Regno Unito. Le chiusure riguarderebbero le basi negli aeroporti di Londra Stansted, London Southend e Newcastle. La compagnia precisa che gli aeroporti continueranno a far parte della sua rete di rotte, il che significa che i voli attereranno ancora lì, ma Easyjet non manterrà negli hub gli uffici e il personale.