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11/07/2020 06:00:00

Coronavirus: zero contagi in Sicilia. Conte pensa alla proroga dello stato di emergenza

Situazione stabile sul fronte dei contagi da Coronavirus in Sicilia. Non si registra nessun nuovo caso e nessuna vittima nelle ultime 24 ore. In totale i casi registrati da inizio epidemia rimangono a quota 3098 e le vittime 283.

Sono 1986 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore (232 mila in totale).Quattro in più i guariti (2.691), e scende anche il numero di attualmente positivi (124). Uguale il numero dei ricoveri (6) mentre da quattro giorni non ci sono più pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 118.

Situazione nel trapanese - Rimane invariata la situazione in privincia di Trapani con i soli tre casi positivi e asintomatici, due a Marsala e uno a Mazara. 

Dati Nazionali - E salgono ancora  i nuovi contagi da Covid: sono 276 nelle ultime 24 ore (erano stati 229 ieri). Quasi la metà (135) in Lombardia, il 48,9%. Sono 53 in Emilia Romagna e 23 nel Lazio. Il totale dei contagiati in Italia è 242.639. Quattro le regioni senza nuovi casi: Sicilia, Valle d'Aosta, Molise e Basilicata. I morti sono stati 12, così come ieri. Complessivamente le vittime sono così diventate 34.938. Sono i dati forniti dal ministero della Salute.

Scendono a 65 i pazienti affetti da Covid in terapia intensiva, 4 in meno di ieri. Sono 27 in Lombardia. In 13 regioni non ci sono malati in rianimazione. I ricoverati con sintomi sono 844 (-27), 12.519 le persone in isolamento domiciliare (dato invariato). Gli attualmente positivi sono 13.428, in calo di 31 unità. I guariti sono invece 194.273, 295 in più di ieri. I tamponi nelle ultime 24 ore sono stati 47.953, circa 5 mila meno di ieri. I casi testati sono 3.520.377.

"Sebbene le misure di lockdown in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell'infezione da SARS-CoV-2, persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti": lo riporta il Monitoraggio settimanale del Ministero della Salute e dell'Istituto superiore di Sanità. "In quasi tutte le Regioni e province autonome sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio dal 29 giugno al 5 luglio, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in alcune zone". "Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell'impatto dell'infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 22/6-5/7) di 4.3 per 100 000 abitanti (in lieve diminuzione)". "A livello nazionale, si osserva una lieve diminuzione nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall'Iss rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, con Rt nazionale 1, sebbene lo superi nel suo intervallo di confidenza maggiore".

Sono 5 le Regioni con un indice Rt superiore a 1. Si tratta dell'Emilia Romagna (1,2), che ha lo stesso valore del Veneto. Segue la Toscana con 1,12 il Lazio con 1,07 e il Piemonte con 1,06. La Lombardia e' a 0.92.

In diverse diverse regioni l'indice di contagio ha superato quota 1 a causa di "alcuni focolai di rilevanza piu' o meno grave per l'importazione di infezioni dall' estero": lo ha spiegato Gianni Rezza, direttore per la prevenzione del Ministero della Salute, riferendosi ai nuovi dati del monitoraggio. "Serve rafforzare le misure di distanziamento sociale sapendo che l'Ssn sa identificare questi focolai e contenerli" ha concluso Rezza.

Proroga dello stato di emergenza.  Conte: «Deciderà il parlamento» - Scontato la proroga dello stato di emergenza per il coronavirus fino al 31 dicembre annunciata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte questa mattina a Venezia. Fino a quando ci sarà anche un solo nuovo contagiato si rende infatti necessario procedere seguendo iter più snelli sia per quanto riguarda il settore sanitario, sia per l’approvvigionamento dei dispositivi sanitari. In serata fonti di Palazzo chigi hanno precisato che, se si procederà in questa direzione, l’intenzione di Conte è di passare per il Parlamento. Nella dichiarazione fatta il 31 gennaio 2020 veniva specificato che era «necessario provvedere tempestivamente a porre in essere tutte le iniziative di carattere straordinario sia sul territorio nazionale che internazionale, finalizzate a fronteggiare la grave situazione internazionale determinatasi».

E dunque con il nuovo decreto sarà possibile firmare nuovi Dpcm, decretare nuove «zone rosse», acquistare tutto il materiale necessario a far ripartire in sicurezza la scuola: mascherine, gel, banchi, distanziatori di plexiglass. Così come avviene per i disastri naturali – primi fra tutti i terremoti – lo stato di emergenza consente infatti di saltare alcuni passaggi per l’affidamento degli appalti che non devono avvenire in assegnazione diretta, ma seguono comunque percorsi agevolati. E soprattutto consentirà di programmare per altri sei mesi il lavoro in smart working per i dipendenti dello Stato. La proroga fornisce una «copertura» anche se dovesse esserci una seconda ondata di Covid-19 e quindi effettuare interventi straordinari come il reperimento di posti letto in strutture diverse dagli ospedali, come ad esempio le caserme o gli alberghi sanitari.