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09/09/2021 06:00:00

Sicilia 2022. Musumeci in bilico. Lega e FdI lo mollano: pronto Stancanelli

 Non se la passa bene Nello Musumeci in questo momento, in una Sicilia tormentata dal Covid, da una emergenza che stritola gli ospedali siciliani e una economia che non riparte, c’è anche una campagna elettorale da affrontare il prossimo anno.


L’incognita non è la coalizione, sono proprio i dubbi che all’interno della maggioranza di centrodestra ci sono sulla riconferma del governatore uscente.


Il primo a sollevarne le perplessità fu Gianfranco Miccichè: il nome potrebbe essere proprio quello di Musumeci purché condiviso dopo un’ampia discussione e altrettanta valutazione.


Il presidente non ha brillato per dialogo nei confronti dell’ARS, si è chiuso a riccio con i fedelissimi della sua giunta. Il fuoco amico arriva da due partiti di maggioranza: Lega e Fratelli d’Italia, i due leader nazionali, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, hanno già dichiarato che spenderanno un nome diverso da Musumeci.


La Lega ha registrato l’ingresso di molte componenti provenienti da altri partiti ma la Sicilia non è pronta ad avere alla presidenza un leghista, diverso per Fratelli d’Italia il cui candidato potrebbe essere Raffaele Stancanelli, attuale eurodeputato, da sempre legati ai territori e non solo quelli del catanese. La riconferma di Musumeci è sempre più lontana, la maggioranza sbotta contro il suo modo di fare, qualcuno lo definisce “assolutistico”, tuttavia l’esperienza politica del governatore non terminerebbe qui, un passo indietro alla Regione per un volo su Roma, un seggio al Parlamento italiano per le elezioni del 2023.


I problemi della Sicilia restano uguali a quelli di cinque anni fa, le riforma non ci sono mai state e questo è un fallimento di chi governa adesso, non solo in giunta ma in maggioranza tutta.

I timidi segnali che sono arrivati dal grande centro sono rimasti un accenno di inizio estate, nel centrosinistra sono alla ricerca di un candidato presidente che stoppi una riconferma del centrodestra, pare regga l’alleanza con il Movimento Cinque Stelle e si faccia strada il nome di Giuseppe Provenzano come candidato unico.