Un'auto ne affianca un'altra, la ferma, scendono tre persone armate e incappucciate e portano via una bambina di cinque anni, Elena Del Pozzo, davanti agli occhi della mamma.
E' accaduto ieri a Tremestieri in provincia di Catania. Così la donna, che vive a Mascalucia, racconta ai carabinieri quanto accaduto: "Ero andata a prendere mia figlia all’asilo, eravamo appena uscite, quando la nostra auto è stata bloccata. Hanno preso la bimba, lei urlava ma l’hanno a caricata su un’altra auto e sono scappati».
Per gli inquirenti è un sequestro anomalo, queste le parole del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro: «Siamo in una fase molto delicata e non possiamo fornire alcun particolare, l’unica cosa che può escludersi in questa fase è la finalità di riscatto». La bambina, non sarebbe stata sequestrata per la richiesta di denaro, anche perché le condizioni economiche della famiglia non giustificherebbero un’azione del genere.
La Procura ha autorizzato la diffusione e pubblicazione delle foto della bambina, fornendo due diversi scatti: uno di qualche tempo fa e un altro che risale proprio a ieri. Le indagini sembrano aver imboccato delle piste precise.
Sono stati interrogati a lungo i familiari della piccola. I genitori non sono conviventi, la bambina vive con la mamma dai nonni, ma da quello che trapela, sembra in un contesto familiare tranquillo. La mamma della piccola ha visto l'auto ma non si sa se abbia fornito ai carabinieri anche la targa. I militari stanno controllando le videocamere di sorveglianza di Tremestieri dove si trova l'asilo e in serata sembra che abbiano focalizzato la loro attenzione su un'auto che potrebbe essere quella utilizzata dai rapitori.
Il sindaco di Mascalucia Vincenzo Magra: «Mi ero messo a disposizione per le ricerche, mi è stato detto che non si tratta di smarrimento ma di altro, forse dinamiche familiari».
Intanto ieri, appresa la notizia del rapimento della piccola Elena anche Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo il 1 settembre 2004, ha pubblicato un post con la foto della bimba Catanese, rivolgendosi ai sequestratori e chidendo loro di liberarla:
Ogni giorno in Italia scompaiono circa 30 bambini e adolescenti, la maggioranza sono stranieri ma anche i più difficili da rintracciare rispetto agli italiani perchè entrano nel Paese clandestinamente, vengono inseriti nel circuito di protezione da cui spesso si allontanano facendo perdere le tracce.
In occasione della 'Giornata Internazionale dei minori scomparsi" istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1983, il commissario di Governo per le persone scomparse ha reso noto che nel primo quadrimestre del 2022 sono stati 3.589 i minori scomparsi: 2.409 stranieri e 1.180 italiani.
La percentuale dei ritrovamenti è del 72,11% per gli italiani, ma solo del 31,17% per gli stranieri.
Secondo i dati presenti nel Ced del ministero dell'Interno, nel 2021 i minori scomparsi sono stati in totale 12.117 di cui il 3.324 italiani e 8.793 stranieri. Anche qui la percentuale dei ritrovamenti è stata del 79,27% per gli italiani e solo del 26,35% per gli stranieri. I minori italiani scomparsi, sono spesso vittime di disagi familiari e relazionali come droga, debiti, cyberbullismo, adescamenti in web, casi di revenge porn. Altri casi, invece, riguardano minori vittime di contese familiari o genitoriali.
Per combattere questo fenomeno, raccomandano le forze dell'ordine, è importante la tempestività della denuncia poichè le prime ore successive alla scomparsa sono determinanti per le ricerche e per l'incolumità del minore. Tra gli strumenti a disposizione si può contattare il 1-1-2 numero unico di emergenza oppure il numero unico europeo 116000 in Italia attivo grazie a un protocollo tra ministero dell'Interno e Telefono Azzurro oppure l'App YouPol della Polizia.