Alla fine è davvero Renato Schifani il candidato del centrodestra in Sicilia.
“Sono onorato e commosso dalle parole di Gianfranco Miccichè che mi indica come candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione siciliana“. Sono le parole di Renato Schifani, dopo la scelta di Forza Italia e Fratelli d’Italia di candidare il senatore di FI ed ex Presidente del Senato alla carica di Governatore alle prossime elezioni regionali siciliane. “Un profondo e sincero ringraziamento – prosegue Schifani – va al Presidente Berlusconi, al coordinatore nazionale Antonio Tajani e alla classe dirigente del mio partito che ha voluto questo mio impegno. Ringrazio inoltre tutti gli alleati della coalizione per il sostegno e la fiducia dimostratami. Lavorerò senza sosta per il bene e la crescita della mia terra, sempre nel rispetto delle varie sensibilità dei partiti della coalizione e della sua unità“. Conclude il senatore.
Il via libera di Gianfranco Miccichè alla candidatura di Renato Schifani è accolta da una grandinata di reazioni. l valzer si apre con il segretario della Lega Nino Minardo, seguito a ruota da autonomisti, Saverio Romano ed Eleonora Lo Curto (capogruppo all’Ars dell’Udc). Al coro si unisce il deputato regionale della Lega, Luca Sammartino.
Il fatto è che però Schifani ha alcune grane giudiziarie non di poco conto da risolvere. E' coinvolto nel processo Montante con l'accusa di concorso in associazione a delinquere semplice e rivelazione di notizie riservate.
L'ex presidente del Senato è sotto processo con l'ex capo dei servizi segreti Arturo Esposito e il tributarista Angelo Cuva: secondo la procura di Caltanissetta, l'inchiesta sull'ex presidente di Sicindustria Antonello Montante avrebbe subito una maxi-fuga di notizie, e il politico forzista è accusato di aver avuto un ruolo nel caso.
Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione ha scelto un giudizio immediato (immediato per modo di dire: tre anni dopo non si è ancora concluso) e ha sempre respinto le accuse: "Sono sorpreso - ha detto nei mesi scorsi - perché mi si contesta di avere favorito una persona, Montante, con cui notoriamente non ho mai avuto rapporti di amicizia e frequentazione".
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”La ritrovata unità del centrodestra con la candidatura alla presidenza alla Regione di Renato Schifani è un fatto estremamente positivo che dà la possibilità alla coalizione di vincere le prossime elezioni regionali. Sono certa che il presidente Schifani per la sua grande esperienza e per i ruoli già ricoperti nelle Istituzioni, tra cui la presidenza al Senato, saprà essere il leader della coalizione guardando anche ad un proficuo e costante rapporto con il Parlamento regioanle che sarà chiamato a votare le leggi in attuazione al suo programma elettorale. L’Udc sarà al suo fianco con spirito di collaborazione e assoluta lealtà così come ha fatto nel corso del mandato del presidente Musumeci che voglio ringraziare per l’importante lavoro di questi anni, svolto con rigore morale e serietà, riuscendo a riscattare l’immagine della Sicilia. Così come un apprezzamento va all’amico Gianfranco Miccichè, che da presidente dell’Assemblea regionale siciliana si è sempre adoperato per un confronto costante tra i gruppi parlamentari nell’interesse della Sicilia e per far approvare importanti riforme attese da anni”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.
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Spunta anche il candidato del "terzo polo". E' Gaetano Armao. E' 'attuale vicepresidente della Regione siciliana e assessore all'Economia, il candidato presidente del Terzo Polo alle regionali in Sicilia.
Lo annunciano in una nota congiunta, Azione e Italia viva.
"Siamo molto grati a Gaetano di aver accettato la candidatura - si legge in una nota di Azione e Iv - La sua è una figura di alto profilo e rappresenta un'offerta di competenza e concretezza per i siciliani mentre sia il centrodestra e il centrosinistra sono alle prese con teatrini, divisioni e veti incrociati. La Sicilia e i suoi cittadini meritano molto di più". Nel governo Musumeci, l'assessore Armao rappresenta Forza Italia.