C'è un patto di Ferragosto tra Gianfranco Miccichè e Renato Schifani, che ha permesso a quest'ultimo di essere candidato a presidente della Regione Siciliana. I due si sono visti a pranzo. Un pranzo frugale, mozzarella e crostini. Micciché all'inizio aveva detto no a Schifani. Poi la chiave. In pratica i due si cambiano di posto. Schifani verrà a fare il Presidente, e Miccichè andrà a fare il Senatore. Per lui elezione garantita con Forza Italia. Così come Musumeci.
Per cercare di eliminare le tensioni nel centrodestra, il candidato presidente del centrodestra, Renato Schifani, ha chiamato Nello Musumeci, che ha apprezzato: "Ho ricevuto in serata una piacevole telefonata da Renato Schifani. Gli ho rinnovato il sentimento di amicizia e stima che ci lega da tanto tempo. L’ho ringraziato per avere sempre difeso le ragioni del mio governo, in coerenza col suo profilo istituzionale. Siamo stati i primi, con Fratelli d’Italia, a proporre ieri il suo nome e saremo leali con lui anche in questa non facile ma esaltante competizione elettorale regionale".
Il Pd ha presentato il simbolo per la scheda per le prossime elezioni regionali del 25 Settembre.
C'è il nome di Rita Chinnici, candidata del centrosinistra alla presidenza, e la cosa ha fatto arrabbiare non poco i Cinque Stelle, che non volevano che ci fosse il nome di Chinnici nel simbolo del Pd.
"Il Pd siciliano somiglia sempre di più a quello nazionale, così non va". Così il referente del M5s in Sicilia, Nuccio Di Paola, commenta la notizia che i Dem hanno depositato il simbolo per le regionali con la scritta "Chinnici presidente". Nell'ultimo vertice di coalizione, i 5stelle avevano chiesto ai Dem di non inserire nel simbolo il riferimento a Caterina Chinnici per dare il segnale concreto che la candidata a governatore fosse "super partes". Richiesta che era stata respinta. "Sono certo che Chinnici a breve risponderà al nostro documento di 9 punti, il problema è il Pd: sta sottovalutando la situazione", aggiunge Di Paola.
La candidatura di Gaetano Armao per il Terzo polo agita il centrodestra. Armao, che è vice presidente della Regione Siciliana grazie a Forza Italia, perchè di suo non ha mai partecipato ad una competizione elettorale, è oggetto proprio degli attacchi degli azzurri: “Che trasformista Gaetano Armao ad accettare la proposta del Terzo Polo che lo ha designato candidato alla Presidenza della Regione. Armao però, prima di accettare la candidatura, non ha avuto la sensibilità di dimettersi da Vicepresidente e Assessore regionale. Gli ricordo infatti che tali cariche, le ha ricevute essendo stato designato da Forza Italia. Negli ultimi cinque anni, con totale ingratitudine ha ricoperto il doppio incarico grazie alla generosità del Presidente Berlusconi, senza mai essersi misurato con il giudizio insindacabile degli elettori. Di fatto non è mai stato eletto, neanche come consigliere di quartiere. Un vero camaleonte della politica, che pretende di rappresentare i siciliani saltando da una poltrona all’altra o da uno steccato politico all’altro, con una spiazzante disinvoltura”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Tommaso Calderone.
"Anche in Sicilia, così come a Roma, abbiamo scelto di stare in campo con un progetto di serietà e di concretezza. Alle regionali siciliane ci sarà il polo del buonsenso e della buona politica, per rispondere concretamente alle domande dei cittadini, e sarà un’altra storia da due coalizioni inadeguate a risolvere i problemi della società. Con Gaetano Armao, che candidiamo alla presidenza della Regione, e a cui va il mio grazie per aver accettato questa sfida appassionante e necessaria, sapremo dare quella risposta che i siciliani si aspettano da molto tempo dalla politica." - Così in una nota il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato, che aggiunge: "Una risposta di cambiamento, di coraggio, lontana dagli accordi di potere e vicina alle esigenze delle nuove generazioni, delle famiglie e delle imprese. Noi sappiamo come riportare la Sicilia al centro del Mediterraneo e dell’Europa, noi sappiamo come farla ridiventare protagonista, perché l’Italia riparte solo se la Sicilia decolla."
Cateno De Luca ha presentato a Trapani i candidati della lista “De Luca sindaco di Sicilia”. Nella lista “De Luca sindaco di Sicilia” sono candidati Daniele Mangiaracina, già sindaco di Campobello di Mazzara, Giuseppe Lipari, consigliere comunale di Trapani, Jessica Fici avvocato del foro di Trapani, Giuseppina Coppola, consigliera comunale di Castelvetrano e Franco Orlando, consigliere comunale di Alcamo che ha ufficializzato l’addio alla Lega e l’adesione al progetto di De Luca. De Luca sarà di nuovo a Trapani giovedì 18 alle ore 13:00 per presentare i candidati della lista “Sicilia Vera” e “Orgoglio siculo”.