Segreterie politiche in fermento per allestire le liste per le candidature alle regionali, in Sicilia come per le nazionali le urne saranno aperte il 25 settembre, gli elettori sono chiamati a scegliere il nuovo presidente e 70 parlamentari.
Sono stati depositati tutti i simboli e le liste del presidente, ad avere il famoso listino sono Renato Schifani per la coalizione di centrodestra, Caterina Chinnici per il centrosinistra, Gaetano Armao per il Terzo Polo, Cateno De Luca per la Lista De Luca sindaco dei siciliani.
Accanto ai simboli tradizionali c’è anche Prima l’Italia, i legisti correranno con questo simbolo, depositata anche la lista Noi con Renato Schifani, Claudio Fava-Centopassi, la Dc nuova di Totò Cuffaro, Azione e Italia Viva con Gaetano Armao presidente.
In totale le liste che formano la coalizione di centrodestra sono 6, 4 per Caterina Chinnici, 3 per il messinese Cateno De Luca, una per Gaetano Armao.
Mercoledì mattina i contrassegni, superato il vaglio della commissione, verranno pubblicati. Si entrerà poi nel vivo della composizione con la limatura delle liste e quindi poi nella corsa al 25 settembre.
In provincia di Trapani a lanciare la sua candidatura è Giuseppe Guaiana, che sui social ha pubblicato il suo santino senza però il simbolo del partito con cui andrà candidato. Si dice sia ancora in trattative sia con la lista di Totò Cuffaro che con quella di Fratelli d’Italia, non è una mossa di strategia politica adeguata quella di annunciare una candidatura senza sapere il contenitore ...
In alto mare la lista di Prima l’Italia: la Lega da quando ha deciso che correrà da sola senza federazione con l’MPA o in bicicletta con l’UDC, ha grosse difficoltà. In provincia di Trapanai la sola candidata spendibile è Marico’ Hopps, alla quale verrà chiesto con molta probabilità la doppia candidatura, nazionali e regionali, ma le altre postazioni da occupare saranno un terno a lotto.
Negli ultimi mesi non ci sono stati ingressi ma abbandoni, gli ultimi anche qualche giorno fa: Miriam Di Girolamo dal gruppo giovani, Franco Orlando, consigliere comunale di Alcamo, ha lasciato per approdare con De Luca, per il resto non c’è nulla. La Lega non ha consiglieri comunali, non ha una struttura adeguata da poter allestire e in fretta una lista competitiva per le regionali, che in questa provincia potrebbe anche non raggiungere il 5%.
Le ragioni della moria della Lega le ha spiegate Orlando: "Prima come militante, e poi come consigliere ho sperato e mi sono battuto, affinche’ l’ attenzione verso il territorio fosse messa al primo posto come hanno fatto al nord. Invece anche in questo ultimo anno, nonostante i nostri rappresentanti siano numerosi sia al Governo Regionale che al Governo Nazionale, non si’ e’ avuta nessuna attenzione per il territorio della provincia di Trapani.La Lega ha cambiato pelle, esiste un malessere dei milianti in tutta la provincia”.
Occhi puntati anche su Fratelli d’Italia che avrà certamente tra i candidati il sindaco di Partanna Nicola Catania e il coordinatore provinciale Maurizio Miceli. Campagna elettorale iniziata sia per Toni Scilla che per Stefano Pellegrino per Forza Italia, stessa cosa per Mimmo Turano, Eleonora Lo Curto e Pietro Marino per l’UDC , i Cento Passi potrebbe schierare in lista Nicola Fici, consigliere comunale a Marsala, a giorni la sua decisione.
Lista pronta per il PD, schierati ci sono: Linda Licari, Domenico Venuti, Pino Bianco, Dario Safina, Francesco Crinelli. Su quest'ultimo, però, ci sono delle resistenze interne al PD, tanto che le associazioni del movimento Network hanno scritto una lettera per sostenere la sua candidatura.
Questa sarà la settimana decisiva per terminare le liste, molte ancora sono in alto mare con esponenti forti ma poi manca il resto delle componenti e chiedere candidature riempitive non sarà semplice.
E' Gaetano Armao il principale obiettivo della campagna elettorale del centrodestra. Il candidato del terzo polo è visto come un traditore. E' Gianfranco Miccichè a dare il via all'attacco: "Schifani non si faccia infinocchiare da Armao, come ha infinocchiato noi le ultime volte". Secondo Miccichè Armao è diventato assessore all'Economia e vice presidente della Regione "millatando una forza politica che non ha. Armao non ha un voto, ma con giochi imbroglioneschi riesce sempre a trovare una posizione".
“Sono personalmente grato a Gaetano Armao per aver accettato di cimentarsi nella sfida per la presidenza della Regione Siciiana con la nostra lista unica. La Sicilia ha bisogno di competenza, concretezza e affidabilità. Per questa ragione sono convinto che Gaetano farà un gran lavoro”. Lo dichiara Carlo Calenda, leader del Terzo Polo.
"Ho subito dall'onorevole Miccichè e dal suo entourage cinque anni di aggressioni personali e politiche, così come il presidente Musumeci. Evidentemente chi ha deciso di disconoscere e contrastare i risultati di un governo che avrebbe dovuto supportare si mette fuori da solo" dice invece Armao.
Le elezioni regionali per il Presidente della Regione e l’Assemblea regionale siciliana per la diciottesima legislatura si svolgeranno il prossimo 25 settembre, in concomitanza con le consultazioni nazionali. Le urne saranno aperte nell’unica giornata di domenica, dalle 7 alle 23. La ripartizione dei 70 seggi dell’Assemblea nell’ambito dei collegi elettorali, è elaborata sulla base della popolazione residente nell’Isola (5.002.904 abitanti), secondo l’ultimo censimento disponibile. Nel dettaglio, 62 seggi sono così distribuiti nei collegi provinciali: 6 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 13 a Catania, 2 ad Enna, 8 a Messina, 16 a Palermo, 4 a Ragusa, 5 a Siracusa, 5 a Trapani. Gli otto seggi residui sono assegnati ai collegi aventi i più alti resti.
“Ci aspettano cinque anni importanti, in cui dovremo fare i conti con una ripresa che non può e non deve più essere posticipata. Ci saranno da gestire le risorse del PNRR, fino al termine del ciclo dei finanziamenti. Per farlo serve una guida autorevole e che unisca tutte le anime della coalizione di centrodestra in Sicilia. Ecco perché il senatore Renato Schifani è il candidato ideale per ricoprire tale ruolo. La sua esperienza all’interno delle Istituzioni e la sua credibilità per la sua lunghissima militanza in Forza Italia, ne fanno un baluardo di democrazia e affidabilità. Insieme al presidente Miccichè, il quale con scelte oculate sta guidando il partito in Sicilia con saggezza e risultati concreti. Adesso però rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo per dare finalmente ai siciliani un governo solido, capace di rispondere ai tanti quesiti lasciati in sospeso. Facciamolo senza dare credito a ingrati e opportunisti della politica, come Gaetano Armao, che da Assessore regionale in carica e ancora in quota Forza Italia perché non si è dimesso, si candida con Calenda e Renzi per evitare di sparire dalle scene". Lo afferma il vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Michele Mancuso.
Appoggia la candidatura di Schifani anche il movimento VIA.