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19/08/2022 06:00:00

Regionali, quante liste nel caos. Udc va da sola, Guaiana deve scegliere, Chianetta rinuncia 

Segreterie di partito in fibrillazione, le liste per le elezioni regionali vanno chiuse e depositate entro il 25 di agosto, c’è grande caos.

Ad essere più avanti nella composizione delle liste è il Partito Democratico, la candidata alla presidenza della Regione, Caterina Chinnici, ha già messo dei paletti: in lista nessun candidato con processi in corso.

A comunicarlo ufficialmente il segretario regionale dem, Anthony Barbagallo, e il responsabile organizzativo, Fabio Venezia: “Si fa presente che la nostra candidata alla Presidenza della Regione ha precisato che la sua disponibilità è condizionata alla circostanza che non ci siano candidati all’Assemblea Regionale Siciliana con procedimenti penali pendenti nelle liste che la sostengono. Pertanto anche in coerenza con le disposizioni statutarie, si invitano le Federazioni provinciali a regolarsi di conseguenza”.

Tra gli esclusi, dunque, ci sarebbe anche Peppino Lupo, attuale capogruppo dem all’ARS, che però aveva già manifestato la volontà di non correre per le regionali, almeno in questa tornata.

Lupo, però, è uno storico del Pd, un attrattore di consenso, perderlo significherebbe indebolire la stessa candidatura della Chinnici.

Completamente assente dal panorama politico di centrosinistra Baldo Gucciardi, non si è fatto notare durante le primarie di coalizione e non è dato sapere se verrà derogato per la corsa del 25 settembre.

A correre da sola è l’UDC, niente bicicletta o tandem con i leghisti, restano nel centrodestra ma vanno da soli, si vogliono contare e lo hanno chiarito ieri, in conferenza stampa, Toto Cordaro e Decio Terrana:“Si è parlato di accordi con altri partiti, ma vogliamo smentire le voci di tali accordi e vogliamo dire che l’Udc, col suo glorioso simbolo che trova ancora grande fiducia nella nostra gente di Sicilia, presenterà le liste in tutti e 9 collegi provinciali. Quello che è successo ieri è suonato come campanello d’allarme in un momento delicato di questa campagna elettorale e della vita politica della nostra Regione”, così l’assessore a Territorio e Ambiente, Cordaro.

Sulle liste e sulla loro debolezza lo stesso Cordaro dice: “Stiamo costruendo liste fortissime in tutti e nove i collegi provinciali. Siamo consapevoli del momento delicato che sta vivendo la Sicilia a livello politico, ma sono certo che Schifani sarà un ottimo presidente per la sobrietà e l’equilibrio istituzionale che da sempre lo contraddistinguono”.

I candidati punta dello scudo crociato nelle 9 province sono: Cordaro a Palermo, Terrana ad Agrigento, Mimmo Turano ed Eleonora Lo Curto a Trapani, Ignazio Abbate a Ragusa, Giovanni Bulla a Catania, Silvio Scichilone a Caltanissetta, Giuseppe Carta a Siracusa e Nino Mancuso a Enna. A breve verrà sciolto il nodo Messina.

Si stringe il cerchio anche in provincia di Trapani, a Marsala dovrebbe ritirare la sua candidatura Ignazio Chianetta, Giuseppe Guaiana a Trapani e in provincia ha già affisso i manifesti senza però alcun logo di partito, in bilico ancora tra la Dc di Totò Cuffaro e Fratelli d’Italia, anche se ambienti interni e verticistici dei meloniani confermano che Guaiana non è un loro candidato, nel frattempo lo stesso presidente del consiglio di Trapani ha iniziato a dialogare pure con la Lega per comprendere spazi ed eleggibilità. Lega che ad oggi continua ad avere una sola candidata di spessore, Maricò Hopps, che da sola ovviamentre non può trascinare l’intera lista.

Candidato e pronto a partire con la sua campagna elettorale è Nicola Catania, sindaco di Partanna, il suo partito è Fratelli d’Italia.
Giochi ancora aperti per Forza Italia che punta su due nomi uscenti: Toni Scilla, assessore all’Agricoltura, e Stefano Pellegrino deputato.

Per i Cinque Stelle certa la candidatura della marsalese Luana Saturnino, attivista grillina della prima ora. 

Le segreterie sono in grande movimento per allestire e talvolta anche per riempire caselle vuote.