Mancano venti giorni al voto, i contendenti per un posto all'Ars stanno girando alla ricercati di voti.
Il più attivo tra i candidati presidente è Cateno De Luca, dalle dirette Facebook, tra l’altro è il più social tra i candidati governatori, alla presenza in varie piazze e incontri con attività produttive, ha dialogato con Confindustria, ha incontrato quante più persone possibile, è il tipico animale da campagna elettorale.
E’ Caterina Chinnici, invece, la meno presente mettendo anche in difficoltà i candidati all'Ars che devono fare tutto da loro.
In piazza Verdi, a Palermo, Cateno De Luca non le ha risparmiate nemmeno a Totò Cuffaro, spingendosi nei pronostici è stato chiaro: “Chi mi ha chiesto come andrà a finire a Totò Cuffaro? Io rispondo molto chiaramente: come si merita. Non credo che andrà oltre il 3,5%. E’ il destino di chi dopo avere scassato la Sicilia, dopo quasi trent’anni di avere tenuto questa terra sotto scacco, insieme a tanti altri pupazzi, cosa merita una persona del genere che irretisce i giovani? Che cosa si merita? Una andatine a fare in culo senza ritorno”.
Toni molto duri e senza filtri quelli di De Luca a cui i siciliani sono già abituati da prima della campagna elettorale.
Ad essere in vantaggio, secondo gli ultimi sondaggi, è Renato Schifani, il candidato presidente di centrodestra che punta sul Ponte sullo Stretto ma anche sullo snellimento della burocrazia e sui termovalorizzatori; la Chinnici è restia sia alla realizzazione del ponte, meglio prima le autostrade, e anche sui termovalorizzatori: dice si, invece, ad una spinta maggiore sulla differenziata.
Cresce il consenso nei confronti del Movimento Cinque Stelle, il candidato presidente è Nuccio Di Paola che punta, tra le altre cose, la cosiddetto reddito energetico: "Molte imprese chiuderanno ad ottobre per il caro bollette, quando governeremo la Regione istituiremo un fondo di rotazione di 50 milioni tagliando dagli sprechi della Regione, a partire dagli affitti inutili e dalla ex tabella h, tutte mancette delle Finanziarie usate dai deputati per curare il proprio orticello. Vogliamo mettere quelle somme in un fondo che servirà agli Imprenditori a realizzare impianti fotovoltaici e termici per abbattere i costi”.
Di Paola poi chiede anche l’istituzione di un “tavolo permanente e una commissione ad hoc per dialogare costantemente con imprese e associazioni, per ascoltare le loro proposte e varare assieme a loro leggi che funzionino da subito. Sburocratizzare la macchina regionale, eliminando tutte le leggi inutili o addirittura dannose che bloccano la macchina amministrativa”, al contempo i pentastellati sono pronti ad accogliere la proposta che ha fatto Albanese di Confindustria: fermare la campagna elettorale per tre giorni per varare una legge che dia respiro alle imprese con uno stanziamento di 400 milioni, tramite l'utilizzazione di fondi extraregionali.
Si muovono i candidati per la ricerca del consenso, le liste sono tutte molto competitive e cercano di assestarsi oltre 13 mila voti per non correre alcun rischio. Ad avere sciolto la riserva è il movimento SiAmo Alcamo, appoggeranno la candidatura di Mimmo Turano in Prima l’Italia.
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Da oggi, con un po' di ritardo, parte ufficialmente la campagna elettorale di Caterina Chinnici. Due settimane per ribaltare il pronostico, che vede avanti il centrodestra con Schifani. Oggi per dare il via al percorso di Chinnici, sarà in Sicilia il segretario dem, Enrico Letta. Due gli impegni elettorali: a Catania, e poi a Palermo.
Nel centrodestra da discutere l'intervista di Renato Schifani a Repubblica: critica la scelta di Gianfranco Miccichè di optare per l’Ars anziché per il Senato. E gli dà l’altolà come possibile assessore alla Sanità: «In giunta voglio solo politici di comprovata competenza».
Schifani incassa l'appoggio di una nutrita pattuglia di ex dem. Oltre 400 persone hanno partecipato a villa Cardinale a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, all’evento politico organizzato dall’ex ministro Totò Cardinale e dalla figlia Daniela, già deputata nazionale del Pd. E’ stata l’occasione per sancire il sostegno del gruppo dirigente, costituito da sindaci e amministratori locali a loro vicini, alla candidatura del presidente Renato Schifani alla presidenza della Regione Siciliana.
Claudio Fava, leader dei Cento Passi per la Sicilia, ha presentato alla stampa i candidati per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana. “Ci riproponiamo – ha detto Fava – con delle liste che racchiudono il meglio della politica siciliana. Abbiamo indicato nel listino la più giovane presidente del Consiglio Comunale che esiste in Italia, Roberta Bellia. Abbiamo liste che raccontano la normalità, la vita quotidiana di donne e uomini per una sfida che chiude la peggiore stagione di governo vissuta in Sicilia”.
Per Fava “è importante esserci anche nelle responsabilità che potremo assumerci. Questi cinque anni di Commissione antimafia sono stati importanti per noi, non soltanto per la Sicilia. Vorremmo stare in Assemblea regionale non solo per adempiere a un patto che abbiamo assunto, ma perché pensiamo che questa presenza possa essere utile a tutti i siciliani“.
Ieri pomeriggio è arrivato a Trapani Totò Cuffaro. L'ex presidente della Regione Siciliana ha partecipato all'inaugurazione del comitato elettore di Peppe Guaiana. E poi a Mazara, per la campagna elettorale di Vito Gancitano, altro presidente del consiglio comunale candidato.
DE LUCA. «Schifani non si faccia illusioni… non esiste neanche la minima possibilità che Cateno De Luca possa fare accordi con lui. Non farò mai la stampella a Renato Schifani perché non voglio avere a che fare con personaggi che attualmente risultano coinvolti nel sistema Montante, emblema dei più schifosi rapporti tra mafia e politica». Ad affermarlo il leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione Siciliana replicando alle dichiarazioni del senatore Schifani che alla domanda di alcuni giornalisti su un possibile accordo con De Luca ha risposto: «in politica mai dire mai». Ferma la presa di posizione di De Luca che ribadisce: «in passato ho dialogato con Miccichè, a cui ascrivo tante colpe e responsabilità, ma gli riconosco il merito di non essere mai stato accostato a vicende di mafia, appartenendo a tutt'altro mondo rispetto a quello di Schifani».
LO CURTO– “I cacciatori siciliani che hanno già pagato la tassa venatoria regionale lo scorso anno siano esentati dal versamento per la stagione 2022/23. Le diatribe giudiziarie che hanno portato anche quest’anno ad uno stop rispetto alla data fissata dal governo regionale, per il pronunciamento del Tar, hanno impedito la caccia nei tempi stabiliti. Per questa ragione condivido la proposta del presidente regionale dell’associazione Caccia Pesca Ambiente, Federico Cudia, di estendere la validità della tassa pagata anche per l'annata venatoria 2022/23 senza ulteriore aggravio di spesa. Così come chi ha già versato la tassa quest’anno abbia riconosciuta l’estensione della validità anche per la stagione 2023/24. Questo ristoro economico mi sembra coerente e meritato per una categoria di persone che per il secondo anno consecutivo si trovano a pagare una tassa per esercitare un periodo di caccia prestabilito da un calendario venatorio, ma di fatto non riescono ad esercitare la loro attivita. Mi impegno a portare avanti la legittima richiesta dei cacciatori anche nella prossima legislatura”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, deputata regionale e candidata di Prima l’Italia all’Assemblea regionale siciliana.