La vice presidente di Forza Italia al Senato e portavoce di Fi in Sicilia Gabriella Giammanco non è stata eletta nel collegio Camera uninominale Sicilia 1 (U01) arrivando seconda (col 28,18% dei voti) dopo il deputato uscente Davide Aiello del M5s che è eletto col 35,86% dei voti.
Il presidente di Regione sarà di centrodestra e il partito che ha preso più voti alle Politiche è il Movimento 5 Stelle. Ma in Sicilia, oltre a Renato Schifani e Giuseppe Conte, c’è un terzo protagonista di queste Elezioni: Cateno De Luca. Già sindaco di Messina, potrebbe arrivare secondo alle Regionali nonostante sia sostenuto solo dalla sua lista, Sicilia Vera, mentre a livello nazionale il suo partito Sud chiama Nord ha conquistato due seggi sbarcando per la prima volta in Parlamento: Dafne Musolino al Senato e Francesco Gallo alla Camera. secondo gli exit poll, De Luca potrebbe aver raccolto tra il 24% e il 28% dei voti, più del centrosinistra e dei 5 Stelle.
Movimento 5 Stelle è il primo partito nei collegi della Sicilia Occidentale. Alla Camera i grillini fanno il botto con il 30,7% dei consensi. Cinque punti in meno dell'intera coalizione di centrodestra che si attesta al 35,5% quando le sezioni scrutinate sono 2.298 su 2.414.
I risultati delle liste per le Politiche, consultabili sulla piattaforma Eligendo del ministero dell'Interno, danno Fratelli d'Italia sopra il 18% alla Camera nella circoscrizione Sicilia 1. Forza Italia tiene ma perde la leadership della coalizione: gli azzurri sono mediamente al 11,6% nei collegi della parte occidentale; crolla la Lega, al 4,7%; mentre i centristi di Lupi e Brugnano non arrivano nemmeno all'1%. La vera sorpresa è il movimento Sud chiama Nord di Cateno De Luca che, in attesa dei risultati delle Regionali (gli exit poll lo danno secondo dietro a Schifani) elegge un deputato e un senatore - Francesco Gallo e Dafne Musolino - e ad occidente (pur essendo Messina e la parte est della Sicilia il fortino di voti) riesce a conquistare l'8% come lista. Il tutto nonostante la vittoria del centrodestra e l'exploit del M5S. Scollina oltre il 5% la lista di Azione e Italia Viva.
Male, anzi malissimo, il centrosinistra: la coalizione che vede Pd, Verdi, Più Europa e Impego Civico si ferma al 16,9% alla Camera in Sicilia Occidentale. L'effetto è una resa dei conti immediata: senza nemmeno attendere lo scrutinio delle Regionali, si dimette il segretario palermitano Rosario Filoramo, che ammette la sconfitta. A caldo, il consigliere comunale Carmelo Miceli (deputato nazionale uscente), vicino all'area che fa riferimento a Lorenzo Guerini, ha dichiarato: "Dai primi commenti mi pare che i miei amici e compagni del Partito democratico stiano tentando di dare la responsabilità della peggiore sconfitta di sempre a M5S, Calenda e Renzi. Niente di più sbagliato! Serve autocritica. Profonda autocritica. Autocritica. Quella che mi aspetto nella conferenza stampa del segretario nazionale Enrico Letta e in quella del segretario regionale e Anthony Barbagallo".