Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/08/2024 02:00:00

Gli insegnanti Trapanesi al ministro: "Continuità educativa negata agli alunni disabili"

 Trapani, insegnanti in rivolta: "Continuità educativa negata agli alunni disabili"

Un gruppo di docenti della provincia di Trapani ha deciso di rivolgersi direttamente al Ministro dell'Istruzione per denunciare una situazione che sta creando forte disagio all'interno delle scuole locali, in particolare per gli alunni con disabilità. La lettera inviata al Ministro evidenzia come un errore burocratico abbia compromesso il diritto alla continuità didattica per molti studenti, privandoli del sostegno a cui avrebbero avuto diritto.

L'errore burocratico che penalizza gli studenti
La problematica sollevata dagli insegnanti riguarda le recenti operazioni di assegnazione provinciale dei docenti. Secondo quanto denunciato nella lettera, le assegnazioni si sarebbero basate su una disponibilità parziale dei posti, non corrispondente alle effettive necessità d’organico richieste dalle scuole. "Molti insegnanti, pur avendone diritto, si sono ritrovati assegnati a istituti di comuni diversi rispetto a quelli dell’anno scolastico precedente", spiegano i docenti, evidenziando come questo cambiamento improvviso abbia avuto un impatto significativo sulla continuità educativo-didattica degli alunni con disabilità.

La mancata rettifica delle assegnazioni
Ciò che ha suscitato maggior sconcerto nella comunità scolastica è che, all'indomani della pubblicazione delle sedi assegnate, è stato comunicato il reale organico in dotazione degli istituti, rettificando l'errore iniziale con un aumento significativo del numero di posti disponibili. "La speranza di una rettifica delle sedi è stata però delusa: le nuove disponibilità sono state assegnate ai docenti che avevano richiesto il movimento interprovinciale, senza tener conto della possibilità di garantire la continuità educativa agli alunni più fragili", prosegue la lettera.

I diritti degli alunni disabili in secondo piano
Gli insegnanti sottolineano come l’errore abbia leso i diritti degli alunni con disabilità, che si trovano ora costretti a iniziare l’anno scolastico con un nuovo insegnante di sostegno, minando così la stabilità delle relazioni educative costruite nel tempo. "Il cambio frequente di insegnante di sostegno rappresenta un trauma notevole per i ragazzi con disabilità, che avrebbero bisogno di relazioni stabili e sicure per poter proseguire serenamente il proprio percorso educativo", denunciano.

L'appello al Ministro per un intervento immediato
I docenti chiedono al Ministro dell'Istruzione un intervento immediato per far sì che le operazioni di mobilità vengano rivalutate, correggendo gli errori commessi e garantendo una vera continuità didattica per tutti gli alunni. "Come può la scuola di oggi garantire continuità se ciò non avviene già da parte degli organi territoriali rappresentanti il Ministero?", si domandano, sottolineando l'urgenza di azioni concrete per tutelare i diritti degli studenti più vulnerabili.

La richiesta: un progetto educativo unitario
Nella loro lettera, gli insegnanti esprimono anche la necessità di un progetto educativo unitario che permetta a ogni alunno di vivere un'esperienza scolastica coerente e priva di fratture, rispondente ai bisogni educativi individuali e ai ritmi di apprendimento. "Chiediamo al Ministro di intervenire al più presto per far sì che le operazioni di mobilità vengano rivalutate e possano essere effettuate secondo la procedura prevista", concludono i docenti, sperando in un ascolto attento e in una risposta rapida da parte delle istituzioni.

La situazione nella provincia di Trapani resta dunque tesa, con una comunità scolastica in attesa di risposte concrete per un diritto fondamentale: quello alla continuità educativa per tutti.