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20/10/2024 06:00:00

Marsala, da Grillo a Sturiano tutti i fili con Papania e con Via

Dopo l'operazione anti corruzione di giovedì, nella seduta dell’ultimo consiglio comunale a Marsala, a parte l’imbarazzo dei tanti consiglieri che si dicono garantisti ma che vogliono aprire una riflessione politica su cosa sia diventata la politica, come unico strumento di eterna campagna elettorale, il sindaco della città ha rilasciato questa dichiarazione: “Desidero esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dagli Organi inquirenti e dalla Magistratura, e confido che le indagini, nonché gli sviluppi successivi, possano fare piena luce sui fatti attualmente oggetto di approfondimento. Se qualcuno dovesse aver sbagliato, mi auguro che si accertino rapidamente le responsabilità personali. Allo stesso modo, auguro a chi dovesse essere estraneo ai fatti contestati di poterne dare prova celermente. Come sindaco, mi auguro che l’inchiesta rappresenti un’occasione per riaffermare l’importanza di una visione politica fondata sull’etica e sul rispetto delle leggi. La politica, intesa come autentico servizio alla collettività, deve sapersi caratterizzare ponendo sempre il bene comune al di sopra degli interessi personali, anche di quelli legittimi”.

Parole di distanza, caute, ma che stigmatizzano i comportamenti, seppure mai citati, degli ex dirigenti del Movimento VIA, Angelo Rocca e Nino Papania.
Nel 2022 lo stesso sindaco nominava in giunta l’architetto Giacomo Tumbarello, a sua volta indicato dal Movimento VIA: “Con la nomina dell’arch. Tumbarello completiamo la nuova squadra assessoriale che avevamo rimodulato a seguito del rimpasto della scorsa metà di febbraio. Siamo certi che il nuovo assessore contribuirà con la sua professionalità, il suo impegno e la sua dedizione al lavoro a rilanciare ancor più l’azione di questa Amministrazione. Desidero ringraziare il Direttivo del Movimento Via che è venuto incontro alle nostre richieste di un profilo tecnico di grande valenza che siamo certi sarà in grado di contribuire a migliorare l’azione amministrativa sia in termini di efficacia che di efficienza”. 

Da lì a poco Tumbarello, oggi attuale vicesindaco, prese le distanze da VIA, così come quasi tutti gli assessori da loro indicati: Michele Gandolfo, Arturo Galfano, Giuseppe D’Alessandro. Ma anche in consiglio comunale l’ex senatore Nino Papania aveva già perso tutti, i primissimi a lasciare furono i consiglieri Leo Orlando e Giancarlo Bonomo, poi Vanessa Titone, in seguito fu la volta di Massimo Fernandenz, di Ivan Gerardi, di Pino Carnese, di Pino Ferrandelli. Non esisteva più nulla di politicamente aderente a Via prima e all’MPA dopo.

Le ultime elezioni regionali poi hanno consegnato un quadro ancora più frastagliato a risultati ottenuti: il sindaco Grillo fu sostenitore della candidatura di Enzo Sturiano dentro l’MPA, unitamente ad altri consiglieri comunali. Sturiano non venne eletto e il consenso portato in cabina elettorale è ascrivibile al lavoro fatto solo dal Presidente del Consiglio.

Non può nemmeno passare inosservato che la mozione di sfiducia al Primo Cittadino, presentata a giugno scorso, è stata firmata, tra gli altri, dai consiglieri Accardi, Ferrantelli, Ferndez e Vinci, i quali poi non l’hanno votata.

Si tratta di influenze politiche dirette e indirette che hanno condizionato la città, gli sviluppi politici con cui oggi l’Aula consiliare deve fare i conti.

I tre consiglieri sospesi saranno sostituti, fino a pronuncia del Tribunale del Riesame, dai primi dei non eletti.

Per ProgettiAmo Marsala, lista dove venne eletta Vanessa Titone, a prendere il posto sarà Laura Saladino; per Fratelli d’Italia, lista dove venne eletto Pino Ferrantelli per poi transitare in VIA-MPA e infine in DC, la prima dei non eletti è Francesca Angileri, già consigliera comunale. Infine per Michele Accardi, eletto nella lista Unione di Centro, prenderà il posto Salvatore Virzì, piazzato nel Cda di Marsala Schola nella spartizione di nomine fatte dal centrodestra. 

Hanno resistito a Trapani i consiglieri comunali dell’MPA fino al primo scossone giudiziario, che ha ricevuto Nino Papania, ma giovedì hanno lasciato il partito e si sono dichiarati indipendenti. Si tratta di Tore Fileccia e di Grazia Spada.