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26/10/2024 06:00:00

  Il sindaco di Salemi Scalisi sull’ordine pubblico invita a mantenere alta la guardia

 Sulla questione dell’ordine pubblico a Salemi si era registrato nelle ultime settimane un scontro al calore bianco tra l’opposizione e il sindaco Vito Scalisi.

Da una parte, il consigliere della minoranza Dario Verde invocava addirittura l’intervento dell’esercito, dall’altra, il sindaco minimizzava gli eventi e accusava l’opposizione di strumentalizzare il problema alimentando falsi allarmismi.

Tutto era nato, come si ricorderà, da un episodio di violenza consumatosi in piena piazza Liberta’ (ne abbiamo riferito qui https://www.tp24.it/2024/10/02/cronaca/salemi-sulla-sicurezza-scoppiano-le-polemiche-e-sugli-alcolici-il-sindaco-emette-un-ordinanza/209322) .)

Dopo le indagini condotte dalla Questura di Trapani, in meno di una settimana, sono stati individuati i responsabili con l'adozione di severi provvedimenti nei confronti dei partecipanti alla rissa. (Ne abbiamo parlato qui https://www.tp24.it/2024/10/19/cronaca/rissa-a-salemi-scoperti-i-responsabili/210063).

Risultato che il sindaco ha apprezzato dichiarando la sua “più profonda gratitudine a tutte le forze dell'ordine che hanno lavorato instancabilmente per garantire la nostra sicurezza. Un ringraziamento speciale va alla prefetta di Trapani, Daniela Lupo, e al questore, Giuseppe Felice Peritore, per aver coordinato queste importanti attività, ma anche i comandanti della stazione dei carabinieri di Salemi e della Compagnia di Mazara del Vallo, oltre che tutti i vigili urbani della città”.

In queste settimane sono stati istituiti 15 posti di controllo, con 213 persone identificate e 139 veicoli verificati.

Rivolgendosi ai salemitani, Scalisi ha sottolineato di avere compreso “appieno i momenti di paura e preoccupazione che abbiamo vissuto. Ci siamo sentiti vulnerabili. Ma voglio che sappiate che le vostre voci sono state ascoltate. Questa massiccia operazione di controllo è la prova tangibile che le istituzioni ci sono e lavorano per noi. A Salemi non c'è spazio per chi minaccia la sicurezza e la serenità della nostra comunità - conclude -. Continueremo a lavorare a stretto contatto con tutte le forze dell'ordine per mantenere alta la guardia e garantire che Salemi rimanga il luogo sicuro e accogliente che tutti amiamo".

Possiamo a questo punto affermare che il tema della “sicurezza”,  sia pubblica, sia urbana, due facce della stessa medaglia, sia stato risolto definitivamente?

La risposta la lasciamo all’intelligenza dei nostri lettori che conoscono bene queli sono le condizioni del centro storico di Salemi, che, non ci stancheremo mai di ribadirlo, non e’ solo quello compreso dentro l’anello della “strata mastra” e “porta Gibli”.

Vero e’che il degrado dei centri storici delle città italiane e’ un male diffuso e comune a tantissimi altre realtà. Un fenomeno crescente. Ma quello di Salemi assume un aspetto piu’ preoccupante rispetto, ad esempio, agli altri paesi viciniori.

Il recente progetto promosso dal Sai Marsala a Salemi, annunciato con una certa enfasi, che vede una ventina di giovani beneficiari provenienti dal Mali, Niger, Guinea, Somalia e Bangladesh, potrebbe essere un buon segnale, una inversione di tendenza. Ma ad un patto, che non sia progetto fine a se stesso.

Ma quando nel comunicato stampa che questo giornale ha pubblicato integralmente alcuni giorni fa, leggiamo che Salemi, sarebbe una citta’ belicina”, quando invece appartiene da sempre al Vallo di Mazara, e “dove tre diverse religioni convivono pacificamente tra chiese cristiane, moschee e sinagoghe”, siamo autorizzati ad augurarci che il progetto non sia approssimativo come errate sono queste due affermazioni.

Franco Ciro Lo Re