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12/10/2025 11:00:00

Maria Cristina Gallo, Faraone (IV): "In Cattedrale mancava lo Stato e Schifani"

La cattedrale di Mazara del Vallo era gremita. Centinaia di persone — studenti, colleghi, amici, cittadini — hanno dato l’ultimo saluto a Maria Cristina Gallo, la professoressa di 56 anni morta dopo aver denunciato pubblicamente gli otto mesi di ritardo dell’esame istologico da parte dell’Asp di Trapani.

 

Un dolore collettivo, condiviso da un’intera comunità, che si è stretto intorno ai familiari e ai suoi studenti. Al termine del funerale, i ragazzi della docente hanno fatto volare in cielo decine di palloncini bianchi, ognuno con un messaggio d’affetto: “Come una mamma”, “Non ti dimenticheremo mai”.

 

Ma quella commozione, secondo Davide Faraone, deputato Italia Viva alla Camera, è stata segnata da un’assenza pesante: quella delle istituzioni regionali.

 

“In quella chiesa — ha dichiarato Faraone — mancava lo Stato. Mancavano i vertici dell’assessorato alla Salute. Mancava il presidente della Regione. Renato Schifani non c’era, impegnato al Festival del giornalismo enogastronomico di Galati Mamertino. Vergogna.”

Per Faraone, quell’assenza “racconta più di mille discorsi”.

 

“Il Presidente della Regione, primo responsabile di quanto è accaduto — aggiunge il deputato — non ha trovato il tempo di inchinarsi davanti al dolore di una comunità ferita. 

È lo stesso che non trova il coraggio di guardare in faccia i fallimenti del proprio sistema sanitario. Non ha detto una sola parola in ricordo della coraggiosa professoressa.”

Infine, Faraone ha ricordato l’impegno civile e umano di Maria Cristina Gallo: “Non chiedeva privilegi, chiedeva tempi certi, dignità, ascolto. E oggi, davanti alla sua bara, il silenzio del governo suona come un secondo abbandono.”