Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/07/2020 11:00:00

Marsala 2020, la politica e i "selfie" per comunicare

 L'epoca dei selfie, un format comunicativo. Il termine fu coniato nel 2005 dallo scrittore Jim Krause. Con l'avvento dell'iphone 4, smartphone con fotocamera anteriore diventò virale.

Pochi personaggi pubblici si sono sottratti, anche papa Francesco lo fece. Ho nella mente le immagini del 18 agosto i funerali di stato per le vittime del ponte Morandi. I selfie dei vice presidenti del consiglio dei ministri, Di Maio e Salvini, con i partecipanti, tutti insieme nel rispetto(quale???) dei deceduti e dei loro familiari ed amici.

Allora il governo gialloverde veleggiava con il vento in poppa, il selfie era un "must" comunicativo, Casalino docet. Salvini lo considera una promessa programmatica e non solo elettorale, ignorando anche le norme antiCovid 19, lo racconta la storia della manifestazione del 2 giugno scorso a Roma. Selfie in giacca, felpa, costume e quando si nutre, strategia della comunicazione, "io sono come voi".

Nei giorni scorsi, probabilmente seguendo le indicazioni dell'addetto stampa spin doctor Rocco Casalino, il presidente del consiglio Conte ha fatto una passeggiata nel centro della capitale, non risparmiando e concedendosi alle richieste dei passanti e commercianti. Addirittura domanda di foto osè, lui con british aplomb: "manteniamo le distanze". Conte non ha schivato il nuovo format comunicativo, fossi in lui considerando le conseguenze politiche dei suoi ex vicepresidenti, Di Maio deposto da capo del partito, Salvini in calo nei sondaggi dopo l'exploit delle europee, eviterei quantomeno per scaramanzia.

I malumori del governo giallorosso sono rumorosi e l'incontro "segreto" tra il ministro degli esteri è l'ex governatore della BCE Mario Draghi, la minaccia di elezioni anticipate di Zingaretti addirittura settembre riportano le cronache, non sono piacevoli, sono una dimostrazione della iella(battutaccia). Il selfie a Marsala la nostra classe politica lo chiama "passerella", ma si sa siamo ai confini "dell'impero", quante se ne vedranno fino al due ottobre 2020, abbastanza, il tre inizierà il cosiddetto silenzio elettorale il selfie ci rientra? Penso di no.

Intanto l'ex sindaco Giulia Adamo ha creato un appuntamento, colazione da Giulia, ironizzo il riferimento al feutellon a colazione da Tiffany è puramente casuale, ma la Audrey Hepburn nel genere, il sentimentale era quasi inarrivabile. E se l'Adamo si racandidasse per un sentimento verso Lilibeo? In ogni "progetto civico trasversale" ( l'ho mutuata da Facebook), poi politichese e autoscatti regnano sovrani, più selfie per tutti. Ah Cetto la Qualunque quanti ammiratori.

Vittorio Alfieri