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23/06/2021 06:00:00

Marsala, Vincenzo Menfi: "L'ordinanza allo Stagnone solo per la sicurezza di pedoni e ciclisti"

 Vincenzo Menfi, comandante della Polizia Municipale di Marsala, continuano le polemiche e le critiche sull’ordinanza che lei ha firmato nei giorni scorsi con la quale regola, fino al 15 settembre, la viabilità alla litoranea dello Stagnone, per far usufruire i cittadini della pista ciclabile. Ci saranno modifiche e terrete conto di queste ultime critiche, ve le aspettavate?

Sì, me l’aspettavo. Intanto è un provvedimento che ho assunto io in piena autonomia. Ho ritenuto di invertire il senso di marcia della Via Giacalone, per un motivo molto semplice, perché costituisce una alternativa a quanti intendono raggiungere la seconda parte della pista. Ricordiamo che la pista ciclopedonale è un itinerario lungo circa 8 km, e non è composta solo dal primo tratto, quello che va da Villa Genna alla Via Giacalone, ma c’è un secondo tratto. Questo provvedimento mira a disincentivare l’accesso dei veicoli nel primo tratto, offre un’alternativa a tutti quei veicoli che intendono raggiungere il tratto successivo, che va dalla Via Giacalone in poi e che possono, anziché percorrere i primi 5 km di pista o di corsia adiacente alla pista fino alla via Giacalone, questi utenti possono percorrere, invece, un itinerario alternativo, percorrere la SP21, girare per la Via Giacalone e andare al secondo tratto. Chi invece o perché vi risiede o perché vuole andare nel primo tratto della pista, può accedere dalla strada principale dove c’è la Villa Genna. Immaginiamoci invece cosa sarebbe accaduto se io avessi disposto un senso unico ad uscire nella via Giacalone, come qualcuno auspica, visto che molti operatori sono ora esperti di viabilità, ma solo dopo che io ho adottato l’ordinanza. Invertire il senso della Via Giacalone, con il percorso ad uscire, significa che, quanti provenendo da Trapani o comunque dalla parte Nord della città, intendono raggiungere il secondo tratto della pista dovrebbero comunque andare all’ingresso principale della pista di Villa Genna e quindi andare ad intasare i primi cinque km di pista. E anche i mezzi di soccorso, se chiamato per intervenire da Mamma Caura in poi, con la via Giacalone in uscita non sarebbe facilitato e dovrebbe percorrere tutto il primo tratto. Dico a quanti gridano allarme e allo scandalo, che era molto più pericoloso prima, perché prima questa strada era percorribile a doppio senso e nessuno si è posto il problema di cosa sarebbe successo se un mezzo di soccorso, percorrendo la Via Giacalone in uscita si sarebbe trovato di fronte un mezzo in entrata. Improvvisamente questi portavoce della sicurezza della città si sono accorti del problema delle vie di fuga soltanto adesso, ma se lo dovrebbero porre per molte altre parti della città, dove ci sono ad esempio dei villaggi al confine con Petrosino, che sono dei budelli dove non ci sono vie di fuga. Ci tengo a dire che ho specificato nell’ordinanza perché ho adottato il provvedimento: esclusivamente per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti.

Comandante Menfi ma si può andare nella pista ciclabile con un monopattino ad una sola ruota.

No, non si può fare.

Comandante Menfi, tutto quello che sta accadendo alla litoranea dello Stagnone, fa pensare che quando si fa un’opera pubblica è importante pianificare l’impatto che questa opera avrà sulla vita dei cittadini e quindi, ben venga la pista ciclabile, ma ci si poteva fermare un po' di più su come regolare la viabilità, anziché procedere ora con le ordinanze.

Esatto, questi sono dei problemi che ci si sarebbe dovuto porre all’inizio, quando è stato reso il parere che non ho reso io e che non avrei reso se non con la rassicurazione che si sarebbero creati dei parcheggi sia per le biciclette sia per le auto. Non l’avrei reso anche perché i ciclisti prima di raggiungere la pista da Marsala devono percorrere tre km e mezzo di strada e questo è molto pericoloso. Io sono per la pista ciclabile, ma avrei preferito una realizzazione fatta dal centro verso la periferia, invece di realizzarla distante dal centro ed esporre a oggettivi pericoli coloro che raggiungono la pista dal centro di Marsala.

La pista è già collaudata?

Ci sono due missive della ditta esecutrice dei lavori, con le quali la ditta manifesta la propria disponibilità a consegnare l’opera al Comune, in quanto strutturalmente è già ultimata. Il collaudo è quindi un adempimento amministrativo-burocratico, ma dal punto di vista tecnico la pista è pronta per la consegna. Il collaudo e l’acquisizione dell’opera sono degli adempimenti che devono essere compiuti dal settore lavori pubblici, però io rilevo che sotto il profilo fattuale, della realizzazione dell’opera, la trova ultimata. Per cui la risposta è: che non è collaudata ma è pronta per il collaudo.

C’è allerta per queste biciclette elettriche illegali che iniziano ad invadere i centri delle città?

Assolutamente sì, peraltro con la riapertura, dopo le restrizioni della pandemia, è mio intendimento proseguire con i controlli dei veicoli che da mesi svolgiamo con i carabinieri e l’esercito italiano. Devo dire che a Marsala c’è un fenomeno molto singolare, e cioè che molti motociclisti non si fermano all’alt, soprattutto chi è senza casco e per questo ho comprato tre nuove telecamere che serviranno proprio per fotografare tutti i veicoli e gli utenti che circolano senza casco e a quel punto, una volta identificati, andremo a sequestare il veicolo a domicilio.

Comandante Menfi con il ritorno della Sicilia alla zona bianca non c’è più il coprifuoco, state facendo qualcosa, vi state organizzando per contrastare la movida selvaggia a Marsala?

Il problema principale sul quale sia noi che le altre forze dell’ordine, dovremmo concentrarci, è quello della vendita di alcolici ai minori, sia ai minori di anni 18 ma anche i minori di 16 anni, che è reato. Occorre contrastare questo fenomeno. Le risse e gli episodi violenti sono delle implicazioni che scaturiscono dall’uso di alcolici da parte dei giovani. Dunque ritengo necessario un giro di vite in questa direzione.