Un’iniziativa linguistica nata a Trapani sta facendo il giro dell’Italia con l’ambizioso obiettivo di lasciare un’impronta nel vocabolario italiano e, con essa, nella coscienza collettiva. Si tratta della call to action lanciata dalla casa editrice Multimage, che invita tutti a segnalare all’Accademia della Crusca due nuovi termini: Pelecidio e Pelecida.
L’idea nasce dal libro “Il Pelecidio, perché è moralmente giusto criticare Israele” di Luca Sciacchitano, pubblicato proprio da Multimage. Il testo si inserisce nel dibattito internazionale sulla questione palestinese e ha ispirato gli autori Luca Sciacchitano, Lorenzo Poli e Silvia Nocera a compiere un passo ulteriore: introdurre nel linguaggio comune parole che possano definire l’attuale tragedia di Gaza con maggiore precisione e impatto.
L’importanza delle parole nella narrazione storica
“Bisogna assaltare la semantica, la lessicologia, la grammatica” affermano i promotori dell’iniziativa, sottolineando come il linguaggio sia uno strumento potente per plasmare la realtà e la percezione degli eventi. Secondo loro, il genocidio mediatico che si sta consumando a Gaza necessita di parole specifiche che ne cristallizzino il significato per le future generazioni.
Lo storico Ilan Pappe ha già parlato di genocidio incrementale per descrivere la progressiva eliminazione del popolo palestinese, ma i promotori dell’iniziativa ritengono che ciò non basti. Occorre un termine che possa entrare nei dizionari e nei libri di storia, diventando un punto di riferimento per la memoria collettiva.
Cosa significano Pelecidio e Pelecida?
Pelecida: indica un individuo che uccide palestinesi per motivi etnocentrici, religiosi o razzisti.
Pelecidio: descrive il massacro sistematico dei palestinesi, la pulizia etnica e il genocidio motivato da odio etnico, religioso o politico.
Come partecipare alla call to action
L’appello è rivolto a chiunque voglia sostenere questa iniziativa segnalando i due termini all’Accademia della Crusca tramite il modulo disponibile sul loro sito ufficiale. Il processo è semplice: inserire “pelecida; pelecidio” nella casella dedicata alle nuove parole; Aggiungere una breve descrizione dei termini. L’Accademia valuta tutte le segnalazioni ricevute e, se un termine raggiunge una certa rilevanza nel dibattito pubblico, può essere inserito nel vocabolario ufficiale della lingua italiana.
Un dibattito necessario
Al di là dell’esito formale dell’iniziativa, gli autori considerano già un successo il semplice fatto di aprire un dibattito pubblico sul significato e l’uso di queste parole. La storia è costellata di neologismi nati dalla necessità di descrivere eventi tragici e complessi, e Pelecidio potrebbe diventare un termine simbolo della lotta per i diritti del popolo palestinese.
Le parole creano la realtà e incidono nella memoria collettiva. Questa call to action mira a fare esattamente questo: trasformare un’idea in un concetto condiviso, perché il dramma palestinese non venga dimenticato e possa essere raccontato con la giusta terminologia alle generazioni future.