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03/06/2023 06:00:00

  Vita. Ritorna la Festa della Madonna di Tagliavia

Dopo la forzata interruzione a causa della pandemia, ritorna a Vita la Festa della Madonna di Tagliavia, l’evento per eccellenza della cittadina di Vito Sicomo, ma anche una delle feste piu’ note in provincia di Trapani.

La festa che avrebbe dovuto effettuarsi nel mese canonico di Maggio, per gli eventi climatici non favorevoli, e’ stata rinviata a giugno.

La tradizionale sfilata attraverso le principali vie del paese delle cavalcature e dei colorati carri allestiti dai ceti “Cavallari”, “Viticoltori”, “Burgisi”, “Massari” avrà luogo il tre (3) giugno a partire dalle ore 15:30.

Festa altamente simbolica, un inno all’abbondanza materiale ma anche alla presenza del divino nell’opera dell’umano, che trova il suo momento magico materializzandosi nel cosiddetto "Corteo dell'Abbondanza".

Ma e’ anche il trionfo del "Cucciddatu", il pane della Festa, detto anche "pani di la Carrozza"

Non ci può essere "sfilata" senza la Carrozza, così come non ci può essere la Carrozza senza il “Cuccidatu”. Alla cui confezione partecipa una intera comunità.

Ma, oltre al Pane, vengono offerti alle persone che fanno ala al corteo,confetti, vino, olive, nocciole, frutta secca. Diversamente che “abbondanza” sarebbe.

E’ l’apoteosi del simbolismo e del barocco.

Al termine del Corteo, la celebrazione del rito religioso si conclude con l’Immagine della Madonna del Rosario portata in Processione.

Infine, gli immancabili tradizionali giochi pirotecnici nella piazza Luigi Pirandello.

La festa celebra il culto centenario per la Madonna del Rosario , anche se la ricorrenza è piu’ nota come “Festa della Madonna di Tagliavia”.

Le sue vere origini risalgono ai primi del Novecento. A causa dell’esiguità del territorio vitese, gli allevatori di bovini e ovini erano costretti annualmente a spostare le mandrie e le greggi alla ricerca di pascoli piu’ abbondanti.
Li trovarono negli estesi feudi gravitanti attorno a Corleone, nell’entroterra palermitano.

In quelle lande era stato innalzato un tempio dedicato appunto alla Madonna del Rosario, costruito proprio al centro di una zona in cui il percorso delle transumanze si incrociava, “tagliavano la via”, appunto. Da qui il nome di Santuario della Madonna di Tagliavia.
Il suo culto venne importato a Vita.

Niente a che vedere, quindi, con quanto viene riportato da alcuni siti turistici secondo cui la festa di Vita si celebrerebbe per ricordare “i contadini allevatori conducevano il proprio bestiame al Santuario di Tagliavia per farli benedire.”

I festeggiamenti di oggi sono invece la rappresentazione scenografica del ricordo del ritorno da quelle transumanze intriso di devozione perché quelli erano i tempi in cui la religiosità era strettamente connessa alle attività economiche di una comunità.

Da quell’annuale transumanza si tornava oltre che con gli armenti ben pasciuti anche con gli animi carichi di devozione e con tante buone altruistiche intenzioni.

In molte abitazioni di Vita cominciarono ad essere costruite piccole nicchie votive in onore della Madonna del Rosario.

Ci fu anche un miracolo. Tale Perricone Giuseppe dichiarò di essere stato guarito; un giorno il suo braccio paralizzato ritrovò la sua funzionalità. Il “miracolato”, per grazia ricevuta, costruì in onore della Madonna di Tagliavia una cappella.
Successivamente ampliata, divenne la Chiesa della Madonna di Tagliavia e oggetto di tanta devozione.

Ecco spigato il motivo per cui ogni anno, per la realizzazione della Festa, la Festa per antonomasia per i vitesi, la mobilitazione della gente e’ generale.
Non c’è nucleo familiare che non ne sia coinvolto.
L’evento che ha reso nota la cittadina fuori dai suoi confini e viene seguita anche dalla numerosissima comunità residente oltre Oceano, negli Stati Uniti, ma soprattutto in Canada, diventa l’occasione di una rinnovata identità di una comunità, che rischia, a causa di una dissennata globalizzazione e di un frainteso progressismo, di atrofizzarsi in maniera irreversibile.

 


Franco Ciro Lo Re