«Se Turano vuole fare politica, lo faccia da leader della Lega, non da assessore del governo regionale».
E' la risposta di Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo e presidente del Libero Consorzio di Trapani, alla provocazione lanciata nei giorni scorsi dall’assessore regionale Mimmo Turano. Quest’ultimo, in un video ironico, aveva sollecitato la nomina del vicepresidente del Libero Consorzio, un passaggio che secondo Quinci «non era formalmente necessario» per iniziare a lavorare.
«La squadra è pronta, la annunceremo nei prossimi giorni in conferenza stampa», ha detto Quinci. «Ci siamo concentrati prima sul regolamento del Consiglio provinciale e sulla revisione dello statuto, operazioni urgenti e fondamentali. Invito comunque Turano a chiamare il numero del presidente, l’originale – ha aggiunto con una battuta –, quello del vicepresidente non è ancora necessario».
«Accolgo gli stimoli di tutti, anche di Turano, ma avrei evitato quella gag registrata dalla sua stanza di assessore. Un rappresentante del governo regionale dovrebbe tenere separati i ruoli istituzionali da quelli politici. Se vuole fare politica, indossi la maglia della Lega».
Crisi politica e assenza di leadership
Quinci ha anche commentato il clima politico provinciale, parlando apertamente di una crisi di leadership: «In questo momento il centrodestra unito è una chimera. I partiti sono spaccati ovunque, da Marsala al resto del territorio. Serve una riflessione seria da parte dei leader provinciali e regionali, che sembrano troppo spesso lasciar fare a ciascuno per conto proprio».
Pur rivendicando la sua apertura verso le forze di centrodestra («un’apertura vera, non un’operazione di riequilibrio politico»), Quinci ha ammesso che le risposte ricevute dai segretari di partito sono state «picate e rigide», in contrasto con l’atteggiamento «molto responsabile» avuto dai consiglieri provinciali in aula. «Ci sono stati dieci emendamenti al regolamento, tutti discussi con serenità e votati all’unanimità», ha ricordato.
“Siamo traghettatori verso una provincia normale”
Infine, Quinci ha ribadito che il suo mandato ha un obiettivo chiaro: «Ricostruire la casa comune. Siamo traghettatori verso il ritorno a una vera Provincia, con elezione diretta da parte dei cittadini. Questo processo va fatto insieme, mettendo da parte gli strascichi della campagna elettorale. Purtroppo, però, la crisi è conclamata: i leader non tengono più i loro partiti. E la risoluzione non sarà indolore».
Nei prossimi giorni sarà resa nota la squadra dei consiglieri delegati e il nome del vicepresidente.