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03/03/2011 12:51:30

Altri sbarchi a Lampedusa. Maroni: "Una generazione in fuga"

Le barche, cariche di migranti, dovrebbero arrivare nella notte nel porto dell'isola.
Con l'ultimo avvistamento sale a dieci il numero di natanti diretti verso l'Italia nelle ultime 24 ore.
"C'e' una generazione in fuga dalla Tunisia"', ha commentato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sottolineando che finora sono poco piu' di 2.000 i tunisini che hanno chiesto protezione umanitaria, 400 dei quali hanno fatto domanda di asilo.

Il primo maxi-sbarco e' avvenuto in nottata: 347 migranti su un barcone lungo una quindicina di metri partito da Sfax e' stato scortato nel porto dell'isola dalle motovedette della Guardia Costiera. Un altro sbarco si e' registrato invece direttamente terra a Linosa, la piu' piccola delle isole Pelagie, dove i carabinieri hanno bloccato 22 extracomunitari. Altri gruppi di immigrati (una sessantina di persone), probabilmente tunisini, sono arrivati e Lampedusa eludendo i controlli e sono stati trovati dalle forze dell'ordine vicino al cimitero dell'isola ed in localita' Cala Monica. Ulteriori barconi sono stati intercettati in serata al largo di Lampedusa. Ripresi anche i trasferimenti aerei: in 330 sono partiti con due voli verso altri Centri della penisola.

Si tratta, ha spiegato Maroni, "di giovani maschi tra i 20 ed i 35 anni, pochissime le donne, che scappano dalla Tunisia. E' un movimento spontaneo favorito dall'assenza di controlli sulle coste". Con Tunisi, ha ricordato il ministro, "avevamo un accordo che prevedeva anche il rimpatrio, ma loro non ne accettano piu' di quattro al giorno. Stiamo quindi cercando di rinegoziare l'intesa per ottenere numeri piu' elevati, altrimenti ci vorrebbero tre anni per rimpatriare i seimila tunisini arrivati in questo inizio d'anno". Il titolare del Viminale ha quindi ricordato che "ci sono circa 120mila persone accampate tra la Tunisia e la Libia e la Tunisia e distante solo poche miglia dall'Europa, non da Lampedusa".

E la situazione potrebbe peggiorare con scenari da Germania post caduta muro di Berlino, se riprenderanno le partenze dalla Libia, dove - ha ammonito - "ci sono un milione e mezzo di clandestini: in questi giorni stanno scappando verso ovest e verso est ma mi aspetto che in futuro possono andare anche verso nord. Dobbiamo quindi essere pronti ad ogni evenienza". Domani il ministro incontrera' Regioni, Province e Comuni per fare il punto sulle soluzioni di accoglienza disponibili. Sull'isola principale meta degli sbarchi ed a Porto Empedocle e' stato inoltre rafforzato il dispiegamento delle forze di polizia: a Lampedusa sono complessivamente 270 gli agenti presenti, ha informato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano.

Maroni ha anche ribadito l'allarme terrorismo, sulla scorta di un rapporto di Europol. "La mia preoccupazione - ha sottolineato - e' che quanto avviene in Libia possa portare ad una situazione simile a quella dell'Afghanistan o della Somalia. E' un rischio grave e reale e mi auguro che la comunita' internazionale dica la sua. Secondo la nostra intelligence - ha aggiunto - sono attive associazioni vicine ad Al Qaeda nel Maghreb che mirano a fare proselitismo e l'Europa non puo' solo minacciare sanzioni, serve un piano straordinario di intervento, una sorta di piano Marshall che possa consentire uno sviluppo economico a quei Paesi".