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11/11/2011 05:42:08

Verso il blocco della raccolta dei rifiuti in Sicilia. Servono 150 milioni di euro

Su di esse, infatti, si ripercuotono gli effetti negativi del fallimento degli Ato (Ambito territoriale ottimale), della mancata attuazione della riforma, la situazione di stallo che ha causato alle imprese una grande sofferenza finanziaria, mettendo a repentaglio l'intera attività imprenditoriale. L'allarme è stato lanciato nel corso di un incontro tra i rappresentanti del Comitato delle imprese dei servizi di igiene ambientale della Sicilia e le segreterie regionali di Fp Cgil, Fit Cisl, Ugl, Uil Trasporti, per la prima volta uniti per chiedere maggiore attenzione da parte del Governo regionale, e l'immediata applicazione della legge 9, che prevede la liquidazione degli Ato. "Siamo qui per lanciare un allarme - ha detto Michele Palazzotto, segretario generale di Fp Cgil Sicilia -. La legge 9 è una buona legge, fatta più di un anno fa dal governo regionale, ma attende ancora di essere applicata. Chiediamo che siano ridotti gli Ato, da 24 a 9, e che dia seguito a quanto previsto nel testo di quella legge e non sia ulteriormente bloccata dalle lobby di potere che gravitano intorno al governo regionale"

Alle parole di Palazzotto hanno fatto eco quelle di Rossella Pezzino, presidente del Comitato delle imprese dei servizi di igiene ambientale della Sicilia, che ha spiegato: "Le imprese avanzano 150 milioni di euro a fronte di un debito accumulato dagli Ato pari a un miliardo di euro. La nostra protesta va oltre la denuncia delle difficoltà economiche a cui vanno incontro gli operatori del settore, gli operai, gli addetti che non ricevono gli stipendi da mesi, e delle ditte che ormai sono sull'orlo della sopravvivenza non avendo pagate le fatture". Per il giorno 18 novembre i vertici e i dipendenti delle imprese dei servizi di igiene ambientale della Sicilia, e i rappresentanti sindacali di Fp Cgil, Fit Cisl, Ugl, Uil Trasporti, si ritroveranno ancora una volta a Palermo di fronte a Palazzo d'Orleans, sede del Governo regionale, per chiedere dal presidente Raffaele Lombardo delle risposte definitive sul loro futuro.