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03/03/2015 07:27:00

Salemi, ritornano a protestare i profughi e sul web si scatena l'ira della gente

 Fin dalle prime ore del giorno di ieri il traffico autostradale lungo la statale 188/a è rimasto interrotto da entrambi i lati. Dopo la frana dei giorni scorsi, stavolta la causa è stata la protesta dei giovani africani ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria di Fiumelungo. Situato a metà strada tra il comune di Salemi e quello di Vita, il Cas, gestito dal Consorzio Solidalia, già nel mese di settembre scorso era stato teatro di una altra dimostrazione. In quell’occasione la protesta dei circa 30 profughi ospitati si svolse all’interno dell’edificio. Le motivazioni, dopo averle messe su carta, furono inviate alle autorità e consegnate alla stampa. Questa volta hanno ostruito il traffico con dei conci di tufo disposti lungo tutta la carreggiata. In un clima esasperato e un atteggiamento di grande diffidenza mentre invocavano il documento della Commissione, ci invitavano con decisione ad allontanarci. La loro fiducia è crollata. Si sentono abbandonati da tutto e tutti. Facile profezia la nostra, quando dicevamo di temere un peggioramento della situazione. Quella di ieri è l’ultima, in ordine di tempo, di altre otto manifestazioni di protesta succedutesi in questo ultimo anno. Anche stavolta sono intervenuti i militari dell’Arma, guidati dal Comandante della Compagnia di Mazara, il capitano dei Carabinieri Fabio Manzo, e dal maresciallo Calogero Salvaggio, comandante la Stazione di Salemi. E le previsioni non sono rosee, solo se si pensa che a Salemi operano ben cinque Cas ( il sesto è stato chiuso nel dicembre scorso). C’è da sperare solo che la promessa del prefetto Leopoldo Falco di attivare una Commissione per la sola provincia di Trapani, diventi al più presto realtà. Non solo. Ma che cambino anche i ritmi di lavoro. Ogni giorno che passa improduttivo, grava sulle casse pubbliche e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini una enorme massa di danaro. A chi giovano questi tempi biblici? Pensar male, è un peccato, ma, spesso ci si azzecca. Così continuando le cose, non si fa altro che eccitare gli animi di una parte della popolazione locale, che bizzarramente vede in questi africani una categoria di privilegiati che toglierebbero addirittura il “pane” agli italiani. Per avere una pallida idea di quanto stiamo scrivendo, sarebbe sufficiente fare un giro sul web. Sul popolare social network Facebook, c’è l’imbarazzo della scelta. Ne abbiamo assemblato un illuminante florilegio. Un giovane, ad esempio, scrive “I maroni si sono rotti!!!”, gli fa eco un coetaneo, rincarando la dose “Perché non li mandano tutti a casa loro”. Ma ci pensa una ragazza a chiarire le cose, urlando: “ Non bastava la strada franata. . Adesso si ci mettono anche loro! Non sono razzista.. però quello che fanno non è giusto! Adesso basta.. non abbiamo diritti noi italiani e li vogliono loro? Dove sono le autorità in tutto ciò? Io sono veramente senza parole. Schifo!”. Un’altra giovane donna che dice di lavorare onestamente, si sente preda d’ingiustizia e reclama: “Mandateli tutti a casa non solo che li manteniamo ma pure hanno il coraggio di protestare li dovrebbero rimandare nel loro paese mi vergogno di essere italiana.. le forze dell'ordine nn li possono toccare...possono toccare solo i poveri cittadini che lavoriamo onestamente.. però quando fermano a noi sono in condizione di rovinarvi... ma finiamola un po”. Interviene qualcuno in difesa dei poliziotti: “ma le forze dell ordine sono solo dipendenti ke eseguono gli ordini ... a scala gerarchega .. “, mentre un giovanissimo rimpiange, udite, udite, gli anni di Scelba:”Darici na bella passata di furcunati comu si usava na vota no?????”. Ma il ragionamento che più ci ha colpito e frastornato è stato quello di un gestore di un Cas, il quale sul profilo FB di un avvocato si è prodigato a rendere edotti gli interlocutori sostenendo una singolare e, per certi versi, apocalittica teoria. Con molta sicumera vi ha sostenuto che “ il discorso e' molto lungo e moooolto articolato....e' ovvio che noi cittadini siamo inermi ad assistere uno scontro perché di questo si tratta di culture ideologiche opposte tra di loro....ragazzi e' un volere di cariche altolocate, oserei dire anche o soprattutto al di fuori della nostra nazione...si tratta di un vero e proprio progetto di ripopolazione, figurati che cosa può fare il povero carabiniere o noi cittadini...non sono d'accordo con (…) quando dice che loro nn usano le mani....ne sei cosi' sicura (….) ????????.......Che sia chiaro io con la loro "disgrazia " ci sto guadagnando perché questo sto facendo e non starò qua a fare l'ipocrita o a nascondermi dietro un dito.....ma sono anche convinto che non abbiamo le condizioni prima umane e poi finanziarie per gestire una cosa di così vaste dimensioni, ma siccome abbiamo a che fare con un governo fantoccio a tutti gli effetti questo e' quello che ci troviamo...e siamo appena che all'inizio....l'altra sera mi diceva il comandante dei carabinieri che questa situazione per lui e' come una bomba ad orologeria....la cosa grave anzi gravissima e' che e' voluta dalle istituzioni alias prefetture…” . Intanto si rincorrono le provocazioni. Persino un falso allarme per un presunto incendio è stato fatto scattare nel primo pomeriggio alcuni giorni fa al centro di accoglienza "Hotel Villa Mokarta". Sul posto i vigili del fuoco di Castelvetrano e di quello di volontari di Salemi e i carabinieri. Intanto quelli che rimangono nel limbo, non sanno ancora quale sarà il loro destino. Ci chiediamo se esistono ancora gli operatori dell'UNHCR. Una volta saltuariamente ci facevano vivi. Oggi, noia e attesa infinita per questi poveri sventurati e tanto livore da parte altri poveri disoccupati che magari si accontenterebbero di entrare nei Cas come operatori, raccomandati dal potente di turno.

Franco Ciro Lo Re