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12/12/2023 19:20:00

Il Premio Nobel per la Pace e quello della "sensibilità" che manca a Marsala...

Premio Nobel per la Pace. Quest'anno è stato assegnato all'iraniana Narges Mohammadi. Nel municipio di Oslo, durante la cerimonia per la premiazione, una sedia sul palco rimane vuota, perché la premiata Nargessi, attivista dei diritti umani e non è casuale che la premiazione sia avvenuta nel giorno della dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, è rinchiusa nelle carceri del regime teocratico dell'Iran dal 2021. A ritirare il premio i figli gemelli, Kiana e Ali, di 17 anni, che hanno letto il discorso di ringraziamento scritto dalla madre. Strenua oppositrice dell'obbligo di indossare l'hijab per le donne e della pena di morte nel Paese, Mohammadi ha condannato il "regime religioso tirannico e misogino" dell'Iran.

"Narges Mohammadi non è stata rilasciata per venire a Oslo a ricevere il premio Nobel per la pace. Sono sicura, tuttavia, che in questo momento è con noi con i suoi pensieri. E' qui rappresentata dai suoi figli e da un ritratto posto dietro la sua sedia vuota sul palco. Ci ha chiesto di utilizzare questa particolare fotografia, che esprime il modo in cui vuole condurre la sua vita: con un aspetto felice in abiti colorati, esponendo i capelli e con lo sguardo fisso verso di noi", ha detto in apertura della cerimonia Berit Reiss-Andersen, presidente del Comitato norvegese per il Nobel, riferendosi a una foto che la ritrae sorridente. La motivazione del riconoscimento è per la sua lunga e coraggiosa battaglia contro l'oppressione delle donne in Iran, per la sua lotta per la libertà di tutti sottolineando il diritto universale all'uguaglianza. Ha combattuto le restrizioni imposte alle donne, come l'obbligo di indossare l'hijab e altri indumenti coprenti, nonché i divieti relativi allo sport, alla danza e al movimento in generale. Mohammadi e ha iniziato uno sciopero della fame durante la consegna del premio in solidarietà con la minoranza religiosa baha'i la più grande dell'Iran, bersaglio di una discriminazione mirata e siccome non basta mai, la dittatura le bloccato le cure perché non indossa il velo.

E questo è ciò che accade nel mondo. A Marsala si è perfino capaci di litigare sulla Commissione Pari Opportunità. Ricordando il filantropo svedese che istituì da Testamento il premio per coloro che avrebbero "conferito il massimo beneficio all’umanità", a Capo Boeo si necessita dei Nobel per la "sensibilità", ne beneficierebbe tutta l'umanità lilibetana.

Vittorio Alfieri