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01/04/2020 07:48:00

Marsala, e la politica ai tempi del Covid ...

 In questi giorni così pesanti  la comunicazione ha un ruolo fondamentale, nel territorio:  raccontare la cruda verità dei numeri, delle decisioni delle ASP e sollevare questioni, domande, cercare responsabilità.

Quando l'Asp ha deciso di trasformare l'ospedale di Marsala in Covid Hospital, privando la città persino del pronto soccorso, la politica ha deciso di stare un passo indietro, legittimamente o meno lo diranno successivamente gli elettori, non ha preteso spiegazioni, non si è imposta ricercando soluzioni diverse.

Tp24, ancora una volta, lo ha fatto: la nostra testata non si è sostituita alla politica, ha posto domande e appurato criticità, ha messo spalle al muro un modo di intendere la politica che è tipicamente autoreferenziale, che ammicca a se stessa ed è pronta a diramare comunicati stampa, che sembrano salamelecchi, per tentare di mettere una pezza, che in questo caso è peggiore del buco.

Ci siamo chiesti dove fosse la politica, dove fossero le istituzioni elette in questo territorio anche solo per dire che la direzione era quella corretta, e quindi magari ce ne spiegavano le ragioni.

Hanno deciso di farlo ieri, prima il sindaco con un comunicato in cui chiedeva all’ASP di costituire un punto di emergenza almeno per fronteggiare anche le emergenze, poi nel pomeriggio è arrivato il comunicato stampa del Movimento Liberi di Massimo Grillo, firmato da una serie di consiglieri comunali di Marsala e dai deputati regionali Eleonora Lo Curto (UDC) e Stefano Pellegrino (Forza Italia) nonché da Paolo Ruggieri, dirigente regionale di Diventerà Bellissima. La coalizione è quella del centro destra. 

In sintesi, la lettera, che è indirizzata ai vertici ASP, al Sindaco , al Prefetto e al Consiglio comunale, ha come intento quello di mettere nero su bianco una serie di proposte.

La politica si è svegliata dopo la stampa, accade sovente e soprattutto lo fa dopo avere notato che sui social tanti cittadini hanno condiviso la nostra battaglia.

Tutta la parte iniziale del comunicato è un attento e formale rispetto delle autorità preposte, mai inimicarsi nessuno: “Dall’inizio della pandemia, abbiamo osservato l’impegno profuso da ciascuna istituzione. Lo abbiamo fatto in rispettoso silenzio, anche quando qualcosa non ci ha convinto o quando, probabilmente, sarebbe stato opportuno agire diversamente.  Non è facile, lo sappiamo e ce ne rendiamo conto. Anzi, il momento è di una gravità e straordinarietà tale che un periodo di “rodaggio” nella gestione della crisi è comprensibile. Adesso, tuttavia, essendo trascorso quasi un mese dall’inizio della vera e propria emergenza anche nel nostro territorio, riteniamo che la fase di rodaggio debba necessariamente considerarsi conclusa e che sia quanto mai necessario che le responsabilità in indirizzo volgano il loro sguardo a problematiche alle quali, per diverse ragioni, non è stata finora prestata la dovuta attenzione”.

E via alle proposte: si chiede di “mantenere operante il pronto soccorso con un potenziamento del parco ambulanze medicalizzate per fronteggiare le emergenze non relative al Coronavirus, non di meno all’interno del Presidio Covid 19 istituire i reparti di pneumologia e malattie infettive”.

Dimenticano di indicare che il parco delle ambulanze medicalizzate dipende dal 118, che a sua volta dipende dalla Regione, e che sul territorio ce ne sono due: una a Marsala e una a Petrosino.

Quello che non viene assolutamente citato è la necessità, semmai, di realizzare un PTE, cioè un Presidio Territoriale di Emergenza, molto più efficace di una semplice area di emergenza. Non di meno il reparto di Pneumologia è già presente ed attivo presso il nosocomio marsalese.

Duole pure constatare come solamente adesso ci si intesti la battaglia per avere i Dispositivi di sicurezza, battaglia che gli addetti ai lavori fanno da settimane e che lamentano da giorni tra le corsie del Paolo Borsellino, come mai la politica si è svegliata solo adesso?

Il movimento chiede poi che venga convocato il consiglio comunale marsalese “per approvare il bilancio, istituendo specifici capitoli dedicati all’emergenza, e per fornire all’amministrazione indirizzi e criteri per l’erogazione dei buoni spesa”, inoltre chiedono all’Amministrazione di “bloccare la spesa corrente del Comune e accantonare somme rilevanti da destinare a chi non ha i mezzi per provvedere alla sussistenza del proprio nucleo familiare”.

Il tavolo dei moderati, che evidentemente anche in emergenza Covid continua imperterrito la sua campagna elettorale, chiede altresì di “sospendere l’obbligatorietà dell’utilizzo dei mastelli permettendo ai cittadini di depositare i rifiuti in sacchetti di plastica”.

Il tenore delle proposte e anche del comunicato non è piaciuto a tanti che hanno già nella serata di ieri a mezzo social commentato, lo ha fatto ad esempio l’avvocato Giovanni Gaudino: “Mai letto niente di più banale ed inutile scritto in perfetto politichese. Ci volevano tante teste d'uovo per partorire tanta vacuità ? È' chiaro che si tratta di una " pezza" messa da chi non ha detto una sola parola per salvaguardare il nostro ospedale, dimostrando di essere una classe politica inutile e servile ai propri referenti regionali. A cosa serve un pronto soccorso senza ospedale? Solo a dirottare i pazienti verso altri ospedali con un passaggio in più. Saranno questi scienziati della politica a garantirci che l'ospedale di Marsala dopo questa emergenza tornerà ad essere in piena efficienza in tutti i reparti ? Non credo che abbiano le carte in regola per meritare questa fiducia”.

Sarebbe stato più agevole, sicuramente di buon senso, chiedere al sindaco Alberto Di Girolamo l’istituzione di un tavolo di crisi dove confrontarsi e spendersi in termini di proposte.

La politica ai tempi del Covid è in astinenza da riflettori.