Equiparare la raccolta del sale marino all’agricoltura. E’ quello che chiedono i produttori che, con la regia di Confagricoltura, si sono uniti in una rete che punta a dimostrare che la coltivazione del sale marino è assimilata all’attività agricola, e pertanto necessita di una normativa mirata. Un progetto partito dalla provincia di Trapani, dalle saline che dal capoluogo arrivano fino a Marsala, nella quale si è detto esplicitamente che il “salinaro” è come l’agricoltore. La sua attività rientra nel novero di quelle agricole, e non in quella delle miniere come prevede la normativa al momento.