Nel 2003 la Provincia di Trapani, nella persona dell’allora presidente Giulia Adamo, acquistò una struttura prefabbricata, comunemente nota come “Palavetro” che, nell’aprile dello stesso anno, avrebbe ospitato i campionati del mondo di scherma juniores e cadetti. L'asta pubblica fu allora aggiudicata con un ribasso del 15,08 per cento su un importo complessivo a base d' asta di 804.445,32 euro. Il "Palavetro" fu posizionato in uno spazio limitrofo al Palailio, a Trapani. L’idea iniziale era quella di trasformarlo in un polo per la realizzazione di eventi sportivi ma il progetto non si realizzò mai perché il Comune di Trapani non concesse l’autorizzazione.
Così, finiti i campionati giovanili, la struttura fu smontata e trasferita nel luogo in cui si trova tutt’ora: nello spazio antistante l’aeroporto di Birgi. Alcuni anni dopo, la Provincia aveva avuto dei contatti con il Comune di Erice per la cessione della struttura: il Palavetro sarebbe diventato un bocciodromo nella frazione ericina di Napola. Ma l’operazione non fu mai portata a termine, anche in considerazione degli alti costi di trasferimento della struttura. Finora il Palavetro è stato utilizzato pochissime volte, per ospitare mostre e fiere. Qui si sono svolte la prima e la seconda edizione del Wine Sicily, nel 2004 e nel 2005. Nello stesso anno, è stato sede di alcuni eventi sportivi, di fitness e spinning, ed incontri di vario tipo. Sempre al 2005 risalgono alcuni lavori di adeguamento per un costo di poco più di 67.000 euro. Ma il Palavetro versa ora in pessime condizioni. Il consigliere provinciale del PdL Paolo Ruggieri ha recentemente risollevato la questione con un’interrogazione al Presidente Turano in cui si chiede “di attivarsi per un utilizzo permanente della struttura”. Ruggieri ha proposto anche quali una possibile destinazione d’uso: “Si potrebbe comprendere all'interno dell'area il cosiddetto Mercato Provinciale del Contadino. Oppure trasferirne la proprietà all'Airgest, società che come è noto gestisce i servizi aeroportuali, per realizzare una parcheggio coperto anche a servizio delle società di autonoleggio, con contestuale apertura di una zona all'aperto per il parcheggio libero. Tutto ciò per evitare che cresca lo stato di degrado e la struttura venga utilizzata a vantaggio della collettività”.