In tutta la Sicilia sono 60 mila gli aventi diritto inserite nelle rispettive graduatorie. Con i 15 milioni di euro che erano stati annunciati c’era la possibilità di costruire almeno 400 nuovi alloggi popolari. Secondo le notizie confermate in questi giorni dallo stesso assessorato regionale ai Lavori Pubblici il taglio operato a livello nazionale ha ridotto gli stanziamenti da 15 milioni di euro a 2,2 milioni, una spesa che in Sicilia permetterà la costruzione di 20 alloggi popolari. “Sono sicuro – prosegue Noto – che su questo tema non potremo che incontrare anche il sostegno della nostra deputazione regionale e in particolare di quella nazionale che è sempre stata attenta ai bisogni di questo territorio e non potrà che esserlo ancora di più oggi, noi daremo ai parlamentari l’apporto che ci verrà chiesto”.
“A breve – continua il commissario Iacp di Trapani - forniremo all’assessore Gentile i dati che rappresentano le esigenze abitative della provincia di Trapani, avvieremo anche un giro di consultazione con gli amministratori dei Comuni, le forze sindacali ed imprenditoriali – annuncia il commissario Noto – anche per questa ragione nei giorni scorsi dichiarando la disponibilità dell’Iacp a dare un apporto nelle politiche di gestione dei beni confiscati avevamo fatto riferimento a sfruttare le disponibilità immobiliari idonee o da rendere idonee con specifici interventi di recupero in funzione di far fronte alle esigenze del mercato abitativo di edilizia popolare. Vanno perseguite le linee già conosciute per il finanziamento dell’edilizia residenziale popolare e quindi fa bene l’assessore Gentile, ed ha il nostro sostegno, a rivendicare l’aumento delle risorse, ma nel contempo – rimarca Noto – ci si deve impegnare per cercare fonti alternative, come quella di sinergie con i soggetti privati per concordare comunque uno sviluppo sempre ordinato e legittimo del territorio”.
Il commissario Iacp infine evidenzia: “Non deve sfuggire a nessuno la circostanza che tutto questo avviene in un momento in cui si parla di rilancio delle politiche abitative e di politiche per la casa. Apprezzabile resta l’intento del nostro presidente Lombardo di porre da subito gli Iacp siciliani al passo con i tempi delle riforme e per questo ha avviato la proposta di riordino degli istituti siciliani, ma senza adeguate risorse si rischia di vedere vanificati tanti sforzi e tanti buoni intendimenti. Si confida dunque nell’intervento del presidente Lombardo, anzi siamo certi che non mancherà ”.