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10/02/2010 05:24:34

Ottavio Abramo: "Ecco cosa farò di quel che resta del Monumento ai Mille"

Lei ha partecipato all’ultimo concorso che il Comune di Marsala ha fatto per completare il monumento e l’ha vinto. Il bando è stato fatto in seguito a quella variante urbanistica che stabiliva che lì, nella cosiddetta zona del “salato”, poteva farsi il Monumento ai Mille. Ma questa variante ha anche specificato che non poteva essere fatta alcuna cubatura in più rispetto all’esistente. Siccome la parte iniziata dall’impresa Tarantolo, seguendo il progetto di Mongiovì, faceva riferimento al primo stralcio di quel progetto, ossia i locali interni, lei ha dovuto lavorare un po’ sui vuoti e sui pieni progettando la copertura dell’esistente. Ci illustri un po’ il suo progetto…
Questa è la prima volta che parlo del mio progetto, a parte il giorno della proclamazione del disegno vincitore. Il mio progetto è stato apprezzato anche da “garibaldini”, ho avuto il piacere di conoscere il giorno della proclamazione la nipote di Garibaldi. È stato apprezzato non solo perché è un monumento inteso come tale, ma anche un’opera per la città. Non è un’opera maestosa bensì una riqualificazione del luogo che prevede sicuramente l’abbattimento di quella parte dei volumi esistenti che ostruiscono la vista al mare. Quindi è previsto l’utilizzo delle superfici e di alcuni materiali che possono essere compatibili con l’ambiente, come ad esempio il legno, e inoltre l’illuminazione che crea un gioco di luci.

 

Infatti il progetto si chiama Mille Luci…
È stato denominato così appunto perché è costituito da mille lettere apposte su questo pavimento che costituisce una piazza su due livelli, ci sarà uno sfasamento tra i due livelli di circa 1,20 metri. Quindi la visibilità del mare non verrebbe a mancare e sarebbe un’opera sicuramente attrattiva, non solo per chi andrà a vedere il museo di Garibaldi (sempre se lì ci andrà un museo). Sarà anche un’opera aperta al mare.

In che senso aperta al mare?
Nel senso che si riconcilia anche con l’idea della barca. Con doveroso rispetto verso il progetto dell’architetto Mongiovì, si è ricostruita quella che doveva essere l’idea di una nave che attracca sulle sponde della città. C’è da dire che è più una conformazione in direzione urbanistica.

Questo è in sintesi il progetto Mille Luci. Per quanto riguarda il concorso, il bando risale a fine 2007, lei quando ha saputo di aver vinto?
L’esito risale al febbraio 2008.

E cosa succede poi? La chiamano e le dicono “complimenti Abramo, ha vinto, venga a Marsala”. E le hanno dato  un incarico per completare il monumento, perché il bando era solo un concorso di idee…
Stringendo è andata così. In realtà dopo la proclamazione sono passati alcuni mesi prima che mi contattassero per l’incarico. Quindi hanno voluto un’idea di progetto più ridotta perché gli importi erano alti.

Qual’era l’importo che lei aveva indicato nel suo progetto?
Era un importo preliminare, che poi è stato rivisto, ma si aggirava sui 4 milioni di euro.

Era un calcolo preliminare, però, e giustamente, quando ha fatto il progetto, ha fatto questo calcolo un poco alto anche perché era l’idea che comandava più che l’economia dei mezzi.
Nel bando non era specificato nessun importo massimo e nessuno stanziamento, e inoltre mi era stato detto che il mio progetto era il più economico tra quelli in gara, adesso non so cosa prevedevano e a quanto ammontavano quelli degli altri partecipanti.

Quindi la chiamano dal Comune di Marsala e le dicono che la somma da lei preventivata non c’era. E quale cifra potevano offrire?
Mi dicevano che, attraverso spostamenti di denaro da alcune opere meno importanti a questa, si poteva raggiungere la cifra di 1 milione di euro. Però successivamente, e qui siamo nel settembre 2008, mi dicevano che l’opera, magari per stralci, si voleva realizzare ma al momento se ne voleva realizzare solo una parte con 600 mila euro complessivi. Quindi considerando spese amministrative e tutto il resto, la cifra di base d’asta era di 450 mila euro e da qui si può capire di quanto doveva essere ridimensionato il tutto.

Ma lei ha accettato questo ragionamento?
Io ho preferito accettarlo perché se qualcun altro avesse dovuto realizzare un’altra opera completamente da capo, l’idea originale si sarebbe persa: penso che sia volere di tutti realizzare l’opera nel suo intero anche se ridotta d’importo. Io ho previsto, attraverso alcune logiche di stralcio, la possibilità di realizzazione per pezzi ma senza che l’opera perdesse di significato.

Lei ha preferito di cominciare nel frattempo, piuttosto che non fare nulla…
Io ho fatto un programma con degli stralci, di questi mi hanno detto che il primo stralcio doveva essere ulteriormente ridotto.

Cosa prevede il primo stralcio?
Il primo stralcio è esecutivo. Tra l’altro mi hanno dato notizia in questi giorni che dovrebbe partire a breve, finalmente, la gara d’appalto. Stiamo parlando di 600 mila euro totali, ma a base d’asta saranno circa 450 mila euro. Praticamente si tratta di sistemare gli ambienti interni, quindi la demolizione della parte principale della struttura, e l’accesso.

Quindi secondo il suo progetto verranno demolite alcune colonne, se non tutte…
La parte anteriore, che ostruisce la vista al mare, sì. Rimangono i due bordi e la cubatura che è stata realizzata per ottenere spazi utili al pubblico.

Il primo stralcio rende il monumento fruibile?
Sì, lo rende fruibile però la parte superiore, il tetto, per intenderci, verrà solamente sistemato e inizialmente non sarà fruibile, successivamente potrà far parte di questa piazza.

Dunque il progetto è esecutivo e presto verrà fatta la gara d’appalto?
A me hanno detto così.

E lei sarà il direttore dei lavori?
Ancora non lo so.

Perché è una cosa a parte, non è automatico.
Ci sono delle modalità di gara ma è inutile prenderle in considerazione. Non so se sarò io il direttore, dipende un po’ dalle risorse del Comune di Marsala, un po’ da altre direttive. Non so nemmeno se mi conviene economicamente, però mi sono affezionato all’idea del progetto e mi piacerebbe vederlo completato e fatto bene.

In sostanza dell’idea originale del progetto Mongiovì rimarrà ben poco. Questo progetto è tutta un’altra storia
La parte dedicata alla “memoria” verrà riservata in uno spazio in cui verranno intagliati i nomi di tutti i garibaldini che hanno partecipato alla spedizione.  Probabilmente si potrà accedere alla parte che dà sul mare, però non è previsto al momento un lavoro di recinzione e riqualificazione, in attesa di nuovi stanziamenti.


Che idea s’è fatto su questa vicenda del Monumento ai Mille?
Io da giovane sono molto felice di partecipare ad un opera molto importante, seppur ancora incompiuta. In quest’Italia che va a rilento, noi in Sicilia facciamo parte dell’ultima ruota del carro. Le opere anche se c’è la volontà di farle non vengono fatte. Speriamo che questa volta tutto vada bene e tutti siano contenti.