Un lavoro di ricostruzione storica che racconta le lotte dei contadini per affrancarsi economicamente e socialmente dalla dipendenza opprimente della borghesia latifondista. Lotte nelle quali i contadini, proletari delle campagne, furono affiancati da alcuni limpidi intellettuali.
La sintesi di questo comune intento, di ricerca della via del progresso attraverso la rivendicazione del diritto al lavoro, al salario ed alla terra, la si legge nel sottotitolo di Nino Marino: “racconto dell’epopea delle lotte contadine nei feudi di Trapani. La rivoluzione liberale fatta dai proletari e dagli intellettuali”.
Alla presentazione del libro saranno presenti l’autore e il professore Renato Lo Schiavo che del libro ha scritto una bellissima prefazione che in poche illuminanti righe denuncia come quella odierna sia la società dell’oblio, la società che muove verso il futuro considerando il passato come un fardello pesante ed inutile. Una società insomma, per citare Lo Schiavo che cita Orwell, in cui “l’ignoranza è forza” ed in cui “chi controlla il presente, controlla il passato, e chi controlla il passato, controlla il futuro”.
“Tra le attività del Comune un ruolo centrale intendiamo dare alla cultura. La sede deputata – commenta il sindaco Camillo Iovino – sarà il Molino Excelsior nel quale ci onoriamo di ospitare Nino Marino per un lavoro frutto di una appassionata ricerca, ed eccezionale strumento per conoscere il nostro passato e attraverso di esso acquisire consapevolezza del presente. Per questa ragione alla presentazione del libro affiancheremo una breve celebrazione commemorativa di Antonino Scuderi, militante socialista assassinato per le sue battaglie contro i latifondisti e per i contadini”.
La figura di Antonino Scuderi, consigliere comunale socialista, presidente di una cooperativa di agricoltori, sarà ricordata da Totò Pellegrino, ex sindaco di Paceco che proprio durante il suo mandato riportò alla memoria la storia di questo protagonista delle battaglie sociali nelle campagne trapanesi assassinato il 16 febbraio del 1922 di ritorno, in bicicletta, da una assemblea contadina che aveva tenuto a Dattilo (ricordiamo il bel libro di Alberto Barbata “Antonino Scuderi, apostolo del ‘sol dell'avvenire’ assassinato nel 1922 dalla mafia” edito dal Comune di Paceco nel 1998).
“Ricordare questi uomini, patrimonio della nostra storia e della nostra terra – conclude il sindaco Iovino –, non dimenticarne il sacrificio e gli ideali che li animarono, non lasciare che l’oblio del tempo ne inghiotta e ne annulli le parole e le azioni è il modo migliore di onorarne la memoria. L’esercizio della memoria è in sé un atto di giustizia storica e contribuisce ad arricchire la società”.