Il blitz e' scattato dopo avere sorpreso un uomo alla guida di un autocarro scaricare alcuni rifiuti. L'area, di circa 20 mila metri quadri, sita alla periferia di Mazara, in contrada San Miceli, era all'interno di una cava di tufo in disuso, profonda circa 25 metri. La discarica abusiva recintata veniva utilizzata da tempo a tale scopo, come dimostrano le apposite piste e piazzali realizzate per il transito dei mezzi impiegati per il trasporto e il successivo abbandono dei rifiuti. Il degrado ha di fatto mutato l'aspetto geomorfologico del sito, peraltro sottoposto a vincoli di natura paesaggistica, in cui sono stati depositati nel tempo, in maniera incontrollata, ingenti quantitativi di scarti provenienti da ristrutturazioni edilizie, quale eternit, carcasse di elettrodomestici, pneumatici, tubi in pvc, nonche' materiale proveniente da potatura delle piante, materiale plastico utilizzato in agricoltura, travi di cemento. Due i denunciati, entrambi mazares: il socio accomandatario della societa' che ha disposto il trasporto e il conducente dell'autocarro, anch'esso sequestrato. In corso le indagini finalizzate all'individuazione dei proprietari dell'area utilizzata come discarica abusiva.