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07/05/2010 10:22:28

la festa delle Oasi wwf si fa in tre

Con questa speciale edizione il WWF vuole mettere a contatto con la natura gli italiani e far conoscere le tante specie animali e vegetali, di cui molte rare e minacciate, che nelle Oasi hanno trovato rifugio. Le 100 Oasi, oltre 30.000 ettari di territorio protetto, sono il più grande progetto di conservazione del WWF portato avanti in quarant’anni di azione sul campo grazie all’aiuto di migliaia di soci, sostenitori, volontari, enti, aziende e donatori privati, un patrimonio naturale difeso e restituito alla comunità. ambiente.jpg
Per proseguire questo grande progetto di salvaguardia quest’anno il WWF chiede un sostegno concreto: dal 3 al 23 maggio è possibile aiutare le Oasi WWF inviando un sms al 45508 (*2 euro per ogni SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, Wind e 3; 2 oppure 5 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia) o attraverso la funzione “donazione” degli oltre 7.800 sportelli Bancomat del Gruppo UniCredit, il principale partner aziendale per il Sistema Oasi e per la promozione dell’evento.

 

A fianco del WWF per divulgare il valore della biodiversità delle Oasi e sostenere la raccolta fondi la RAI ha previsto, dal 10 al 16 maggio una settimana di sensibilizzazione e raccolta fondi con lanci, approfondimenti e servizi dalle Oasi WWF sulle Reti e Testate Televisive e Radiofoniche della Rai, con il patrocinio del Segretariato Sociale Rai. La promozione Rai della Festa delle Oasi sarà anche supportata dallo spot realizzato da TBWA\Italia e firmato da Rai e WWF che, con la voce di Giuppy Izzo, invita tutti a recarsi nelle oasi e che sarà pianificato sia sui canali Rai Tv che Radio Rai dall’8 al 16 maggio.
Domenica 16 maggio è prevista una puntata della TGR RAI “Speciale Oasi”, curata dalla redazione di Ambiente Italia e dedicata alla Festa con collegamento dall’Oasi Saline di Trapani,in Sicilia, nel quale è prevista la partecipazione del Ministro dell’Ambiente, on. Stefania Prestigiacomo.

“Le Oasi sono un patrimonio di tutti gli italiani, che il WWF ha potuto costruire in poco più di quarant’anni grazie al prezioso aiuto di migliaia di soci e sostenitori – ha detto Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia - Ricordiamo con commozione le migliaia di contributi arrivati da tutta Italia per l’acquisto, nel 1985, dei 3000 ettari dell’Oasi di Monte Arcosu in Sardegna che ci consentì di salvare il cervo sardo. Oppure i lasciti e le donazioni con cui abbiamo potuto ampliare - dal Bosco di Vanzago in Lombardia, alla Laguna di Orbetello in Toscana alla costa di Torre Salsa in Sicilia – un patrimonio di aree protette che difende gioielli dell’italica biodiversità come fenicotteri, salamandrine, lontre e farfalle. Anche per questo la festa delle Oasi è un’occasione unica per celebrare tutti insieme il 2010 Anno della Biodiversità.”

OASI PER LA BIODIVERSITA’
Le 100 Oasi del WWF sono nate per salvare territori minacciati dalla speculazione e dalla trasformazione. Oggi molti ambienti, come il Lago di Burano in Toscana, la foresta di Monte Arcosu in Sardegna o la spiaggia di Siculiana in Sicilia, senza l’intervento del WWF avrebbero un volto completamente diverso. La biodiversità nelle Oasi è protetta in 30.000 ettari in tutte le regioni italiane: 40 zone umide, 80 km di coste, foreste e boschi con gli ultimi relitti di boschi di pianura, igrofili e foreste mediterranee tra le più estese del Mediterraneo. Le Oasi difendono più di 30 habitat di importanza comunitaria e hanno contribuito a salvare nel tempo molte specie a rischio come lontra, lupo, pelobate fosco, camoscio d’Abruzzo e cervo sardo. Così gestiti questi ambienti possono continuare a fornire servizi naturali indispensabili alla vita, al benessere e anche all’economia dell’uomo come la qualità dell’aria, il cibo, l’acqua e le risorse forestali, la regolazione del clima o la protezione dai rischi idrogeologici.

Per l’Anno della Biodiversità il WWF ha anche aperto 25 nuovi CANTIERI PER LA BIODIVERSITA’ ovvero, progetti speciali di conservazione come contributo allo speciale Anno indicato dall’ONU. Si va dalla reintroduzione della Testuggine acquatica nell’Oasi di Alviano sul Tevere (Umbria) alla gestione di carnai per il Capovaccaio, un piccolo avvoltoio rarissimo, nell’Oasi Monte Sant’Elia (Puglia), dalla reintroduzione del Cervo a Guardiaregia-Campochiaro (Molise) al monitoraggio del Fratino, un piccolo uccello tipico delle dune, nelle Oasi di Burano, Bolgheri in Toscana e Le Cesine in Puglia. 1000 nidi artificiali per passeriformi, rapaci e uccelli acquatici decine di Oasi, 100 rifugi per pipistrelli, 3 nuovi Giardini per le farfalle nelle Oasi di Ripa Bianca di Jesi (Marche), Macchiagrande (Lazio) e Lago Preola (Sicilia), 20 isolotti artificiali per l nidificazione di sterne, fenicotteri, anatre e rallidi nelle Oasi di zone umide, 100 interventi per gli anfibi per la creazione di stagni, prati allagati, etc.; interventi di ricostruzione ambientale nel Bosco di Vanzago (Lombardia), difesa delle dune, 3 nuove Oasi ‘affiliate’ (gestite da privati con criteri forniti dal WWF) in Piemonte, Sardegna e Toscana. 6 Orti biologici e frutteti con varietà locali, riduzione dell’impatto delle linee elettriche nell’Oasi Padule Orti Bottagone (Toscana) e installazione di dissuasori anti-collisione per gli uccelli realizzati con TERNA.

LA FESTA DELLE OASI: Nelle 3 domeniche di maggio nelle Oasi si scopre, si “tocca”, si ammira la natura, si esplorano boschi e radure, si avvistano cervi, fenicotteri e anatre selvatiche, si costruiscono nidi e aquiloni, si fotografano le farfalle, si liberano rapaci e tartarughe marine curati nei centri del WWF, si fanno percorsi sensoriali di giorno e di notte, e poi spettacoli, concerti di musiche tradizionali, pic-nic sui prati in fiore, mercatini biologici con i prodotti di “Terre dell’Oasi” che verranno lanciati proprio in occasione della festa (tutti i programmi su www.wwf.it) .
Tutti coloro che, visitando un’Oasi in una delle tre domeniche, decideranno di diventare soci, riceveranno in omaggio una maglietta “Siamo tutti sulla stessa Arca”.


PER LE SCUOLE: Programma speciale per le classi della scuola dell’obbligo, che dal 10 al 14 e dal 17 al 21 maggio, potranno beneficiare di oltre 500 visite guidate gratuite, per scoprire il valore educativo che le Oasi sono in grado di offrire tutto l’anno. Dai resoconti dei ragazzi stessi nascerà una vera e propria “Guida dei ragazzi alle Oasi WWF” che sarà resa disponibile nei prossimi anni. A tutti i partecipanti verranno dati i materiali didattici WWF per la scuola Panda Explorer (scuola dell’infanzia e primaria) o Panda Club (scuola primaria e secondaria di I grado), quest’ultimo realizzato grazie al contributo di REX-Electrolux che sostiene i programmi di educazione ambientale del WWF Italia fin dal 1993. Schede didattiche e il Taccuino del naturalista, da portare con sé nelle uscite in natura, sono invece scaricabili dal sito www.wwf.it/educazione

I PARTNER DELLA FESTA DELLE OASI
Main partner aziendale del progetto Oasi di quest’anno è il Gruppo Unicredit che, oltre a sostenere il sistema delle Oasi WWF e promuovere la festa delle Oasi, offre la possibilità di dare un contributo concreto attraverso gli oltre 7.800 sportelli bancomat presenti in tutta Italia o tramite la carta di credito “UniCreditCard WWF”. Le Oasi di Orti Bottagone, Torre Salsa e Stagni di Focognano ospiteranno una mostra Terna che illustrerà progetti di mitigazione degli impatti della rete elettrica nelle Oasi WWF. Epson ed Epson Meteo, partner del progetto “Osservatorio Oasi” per il monitoraggio dei cambiamenti climatici nelle Oasi WWF, promuoveranno l’evento sui loro siti web. Allianz per l’occasione ha confermato il suo impegno nel gestire l’Oasi San Felice (GR) secondo i rigorosi criteri delle Oasi affiliate WWF. Mentre Nat Geo Wild (canale 405 di Sky) organizza in alcune Oasi WWF speciali proiezioni di documentari sul lupo e sui rapaci, specie simbolo della biodiversità da salvare.

L’evento ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il Patrocinio di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Presidenza del Senato, Presidenza della Camera dei Deputati, Conferenza delle Regioni, Ministero delle Politiche Agricole, Unione Province Italiane (UPI), Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).

LA BIODIVERSITÀ IN 20 RIGHE

MA COS’ È LA BIODIVERSITÀ?
Il termine biodiversità indica la varietà degli organismi viventi, la loro variabilità genetica e i complessi ecologici di cui fanno parte. Un insieme ricchissimo di organismi, piante, animali ed ecosistemi (per oltre 1 milione e 700 mila di specie conosciute) tutti legati l’uno all’altro, frutto di 3 miliardi e mezzo di anni di evoluzione. La biodiversità è un patrimonio universale per tutta l’umanità, che fornisce cibo, acqua, energia, protezione e moltissimi “servizi eco-sistemici” indispensabili alla vita quotidiana. Dal 1970 abbiamo perso circa un terzo della biodiversità mondiale.

PERCHÉ IL 2010 È “L’ANNO DELLA BIODIVERSITÀ” ?
Nel 1992 è stata adottata la Convenzione Internazionale sulla Biodiversità (CBD), poi ratificata da 192 Paesi tra cui l’Italia. Nel 2002, con l’istituzione del Countdown 2010, i governanti del mondo si sono impegnati a ridurre significativamente la perdita di biodiversità entro quella data. L’ONU ha dichiarato il 2010 “Anno della Biodiversità” per ricordare ai governi gli impegni presi e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. L’Italia non è ancora tra i 168 Paesi del mondo hanno adottato proprie Strategie e Piani d’azione a tutela della biodiversità, ma nelle scorse settimane il Ministero dell’Ambiente ha fatto un importante passo avanti presentando una bozza di Strategia nazionale per la biodiversità e convocando la prima Conferenza per la biodiversità il 20-22 maggio.

È VERO CHE L’ITALIA HA UNA BIODIVERSITÀ DA RECORD?
Con 57.468 specie animali (di cui l’8,6% endemiche, ovvero vivono solo nel nostro Paese) e 12.000 specie di flora (13,5% endemiche), l'Italia è il paese europeo più ricco di biodiversità. Ma oggi è a rischio estinzione il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi e l’88% dei pesci d’acqua dolce, minacciati da consumo del suolo, modifica degli habitat, inquinamento, bracconaggio e caccia eccessiva. Così rischiamo di perdere specie come l’orso bruno, la lontra, l’aquila del Bonelli, la pernice bianca o la gallina prataiola.

COSA DEVE FARE L’ITALIA PER NON PERDERLA?
Per l’Anno della Biodiversità WWF ha avviato una campagna speciale inaugurata da incontri istituzionali con le massime cariche dello Stato, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per indicare una road map di interventi affinché il nostro Paese compia tutti i passi necessari per confermare e difendere il suo ricchissimo patrimonio naturale. L’Italia si deve dotare oltre che di uno strumento operativo come la Strategia nazionale, anche di una Legge quadro sulla biodiversità che: a) detti principi fondamentali inderogabili, ispirati alla Convenzione internazionale sulla Biodiversità e alle norme europee; b) dia rilievo all’intervento regionale attraverso “Piani d'azione” coerenti con la strategia nazionale; c) istituisca un “Fondo per la biodiversità” per concretizzare le azioni prioritarie.

In Sicilia il WWF, con le sue Oasi, è riuscito a proteggere dalla speculazione edilizia e dalla caccia 2064 ettari di natura. Le prima è stata l’Oasi di Torre Salsa nel 1989 e le ultime sono l’Oasi di Caporama e Lago Preola Gorghi Tondi istituite nel 1999 .

Le specie protagoniste delle Oasi siciliane sono la tartaruga marina che nell’Oasi di Torre Salsa trova spiagge intatte; la palma nana che caratterizza l'Oasi di Capo Rama; la testuggine acquatica che vive nell'Oasi Lago Preola Gorghi Tondi, un insieme di specchi d'acqua di origine carsica preziosa anche per la presenza di uccelli acquatici.

Nell'Oasi Saline di Trapani e Paceco vasche, canali, mulini a vento, bagli creano un panorama unico al tramonto, nell'Oasi di Torre Salsa falesie di gesso si immergono nel mare; in quella di Capo Rama, sul promontorio, svetta un'antica Torre saracena. Ma c'è anche tanto altro da vedere e conoscere.

In questa scheda gli eventi principali per la festa delle Oasi WWF nella regione, le Oasi aperte nelle diverse giornate, i materiali video sulle specie presenti nella regione e alcuni spunti utili per approfondimenti dal territorio: “cronache” dalla natura, ricerche scientifiche in corso, progetti e attività WWF sul campo.

 EVENTO PRINCIPALE:

SALINE DI TRAPANI – EVENTO CENTRALE A LIVELLO NAZIONALE,
con diretta per la puntata di Ambiente Italia e presenza istituzionale WWF

Le saline di Trapani e Paceco, tra le ultime rimaste in attività in Sicilia, sono costituite da vasche di diversa dimensione e profondità, in cui d’estate, attraverso un gioco di livelli, canali e passaggi d’acqua, si determina una veloce evaporazione dell’acqua marina e la conseguente cristallizzazione del sale.

I suoi 986 ettari rappresentano un habitat unico per una pregiatissima avifauna e per la flora, offrendo ospitalità a numerose comunità e specie. I pantani naturali costituiscono una preziosa risorsa d’acqua dolce per l’avifauna presente.

Tra gli uccelli, spatola, fenicottero, airone bianco maggiore, mignattaio, fischione, moriglione, alzavola, germano reale codone; i nidificanti cavaliere d’Italia, fratino, fraticello, volpoca, gabbiano roseo, pettegola, avocetta (simbolo della riserva); si può osservare anche il gheppio, il falco di palude o il falco pescatore a caccia; sono circa 200 le specie di uccelli fino ad oggi censite.


BUONE NOTIZIE DAL WWF IN SICILIA:

- “Bentornata foca monaca” è recentissimo l’avvistamento, segnalato da alcuni pescatori locali, di diversi esemplari di foca monaca nelle acque dell’isola di Marettimo, proprio di fronte all’Oasi Saline di Trapani. Il Gruppo Foca Monaca, promosso dal WWF dal 1985, ha messo in campo un’importante azione di sensibilizzazione per la convivenza tra l’uomo e questo bellissimo animale, di cui restano oggi poche centinaia di esemplari, che va protetto e custodito come una grandissima ricchezza.

- “A Lampedusa si curano le tartarughe marine”: sull’isola di Lampedusa è attivo uno dei più importanti Centri di Recupero tartarughe marine del WWF, che in stretta collaborazione con le comunità di pescatori locali cura ogni anno decine di questi splendidi animali e lavora per attenuare gli impatti della pesca accidentale, ancora oggi una delle minacce principali della specie. Chi vuole dare un aiuto concreto e diretto, può partecipare ai campi di volontariato organizzati ogni anno sull’isola dal WWF.

- “Guardati a vista: i bracconieri sullo Stretto”: In Sicilia dal 12 aprile al 23 maggio si svolgerà il 27° campo internazionale per la protezione dei rapaci e le cicogne in migrazione sullo Stretto di Messina, un campo che dal 1984 ha progressivamente ridotto il bracconaggio e aumentato il numero degli uccelli in migrazione. Durante il primo anno di campo (1984) abbiamo contato 3.198 rapaci e 1185 spari. Nel 2000, 34.302 rapaci e 5 spari. Nella primavera del 2009 abbiamo assistito ad una migrazione spettacolare, con ben 42.606 rapaci, il numero più alto di sempre.

- “Sperimentazioni di ripristino, mitigazione e compensazione ambientale”: L’Oasi siciliana di Torre Salsa è una delle Oasi in cui Terna, in collaborazione con il WWF, ha avviato progetti di mitigazione degli impatti della rete elettrica. Dal 1 al 20 giugno una Mostra itinerante illustrerà i progetti realizzati sul territorio italiano. L’accordo di collaborazione con Terna prevede, tra le attività, la realizzazione di Linee Guida per la pianificazione e la progettazione ambientalmente sostenibili delle linee elettriche in aree di elevato valore paesaggistico e per la biodiversità.

- “LIBERAFIUMI: anche in Sicilia il censimento del WWF”: il 2 maggio il WWF con un esercito di volontari “setaccerà” 25 fiumi italiani in un grande censimento per verificare lo stato di salute delle principali ‘vene blu’ del nostro paese, ma anche quelli più piccoli ma strategici per la sicurezza ambientale dei territori da loro attraversati. In Sicilia saranno monitorati l’Oreto e le Foci della Sicilia Sudorientale (Simeto, Ciane-Anapo, Irminio, Ippari). I risultati verranno resi noti durante la festa delle Oasi.

- “Natura, agricoltura, turismo: Le fattorie del Panda”: in questa regione ci sono 4 “Fattorie del Panda”, agriturismi all’interno o nelle vicinanze di aree protette e certificati dal WWF, che il 22 e il 23 maggio in occasione della Prima Giornata delle Fattorie del Panda imbandiranno le loro tavole con piatti e prodotti tipici, molti dei quali derivati da razze, cultivar e varietà locali. Tutti i dettagli su: www.wwf.it/fattorie

- I “cantieri della biodiversità”: anche in questa regione sono attivi alcuni “cantieri della biodiversità”, 25 progetti speciali avviati dal WWF Oasi per l’Anno della Biodiversità. In particolare:
1) 1000 nidi artificiali: realizzati e posizionati in particolare per passeriformi, rapaci e uccelli acquatici in diverse Oasi tra cui Lago Preola e Gorghi Tondi in Sicilia.
2) 3 nuovi Giardini delle farfalle nelle Oasi di Ripa Bianca di Jesi (Marche), Macchiagrande (Lazio) e Lago Preola e Gorghi Tondi (Sicilia).

 


4. ALTRE OASI IN FESTA:

Capo Rama (Terrasini, Palermo – solo il 9 e 23), Lago Preola Gorghi Tondi (Mazara del Vallo, Trapani), Torre Salsa (Siculiana, Agrigento)