Le riparazioni effettuate da soggetti che operano in assenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente può, in astratto, compromettere in maniera anche rilevante l’uso sicuro dei veicoli e/o dei motocicli, mettendo a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale.
I finanzieri della Compagnia di Marsala hanno contestato, ai titolari delle attività sottoposte a sequestro, sanzioni amministrative che vanno dai 5.000 € ai 15.000 €.
Nel complesso, sono state sequestrate, le attrezzature e la strumentazione necessaria fra i quali 3 macchine da sollevamento, varie apparecchiature elettriche e una cabina da forno.
Diverse le ulteriori irregolarità scoperte, quali ad esempio la presenza di lavoratori 3 in nero e la omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
Sono in corso, pertanto, accertamenti di natura fiscale finalizzati alla ricostruzione del volume d’affari realizzato e quindi ricondurre a tassazione i redditi evasi.
Da evidenziare, inoltre, come l’esercizio abusivo di attività d’impresa realizzi una forma gravemente lesiva del principio di leale concorrenza tra gli operatori economici atteso che tali “pseudo imprenditori” non solo possono mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini, ma praticano anche prezzi altamente concorrenziali in virtù del mancato pagamento degli oneri fiscali e previdenziali.
Il risultato di servizio si inquadra in un’attenta attività di monitoraggio del territorio per il contrasto all’abusivismo commerciale, nell’ambito del quale, nei primi quattro mesi dell’anno, i militari della Compagnia di Marsala hanno complessivamente sottoposto a sequestro amministrativo oltre 600 kg di prodotti alimentari (ortofrutta, pane e pescato) posti in commercio in violazione della normative Regionali e Comunali (occupazione abusiva di suolo pubblico, vendita senza licenza e/o autorizzazioni, inosservanza dei requisiti igienico-sanitari, ecc.).