Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
17/05/2010 06:48:46

Sequestrate a Marsala tre autocarrozzerie abusive

aventi ad oggetto l’attività di riparazione di carrozzeria di autoveicoli e di riparazione di motocicli e ciclomotori, perché esercitavano tale attività senza aver mai dimostrato di avere le competenze tecniche ed i requisiti previsti dalla legge 122/1992 (“norme in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell'attività di autoriparazione”). Questa legge disciplina l’attività di manutenzione e riparazione dei veicoli a motore, al fine di raggiungere un più elevato grado di sicurezza nella circolazione stradale e per qualificare i servizi resi dalle imprese di autoriparazione.
La legge subordina l’esercizio della professione di carrozziere al possesso di determinati requisiti tecnico – professionali da parte del responsabile tecnico, accertati anche attraverso l’iscrizione nel registro delle imprese e, nel caso di impresa artigiana, all’albo dGuardia_Di_Finanza_Macchina_2.jpgelle imprese artigiane.

Le riparazioni effettuate da soggetti che operano in assenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente può, in astratto, compromettere in maniera anche rilevante l’uso sicuro dei veicoli e/o dei motocicli, mettendo a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale.

I finanzieri della Compagnia di Marsala hanno contestato, ai titolari delle attività sottoposte a sequestro, sanzioni amministrative che vanno dai 5.000 € ai 15.000 €.

Nel complesso, sono state sequestrate, le attrezzature e la strumentazione necessaria fra i quali 3 macchine da sollevamento, varie apparecchiature elettriche e una cabina da forno.
Diverse le ulteriori irregolarità scoperte, quali ad esempio la presenza di lavoratori 3 in nero e la omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

Sono in corso, pertanto, accertamenti di natura fiscale finalizzati alla ricostruzione del volume d’affari realizzato e quindi ricondurre a tassazione i redditi evasi.

Da evidenziare, inoltre, come l’esercizio abusivo di attività d’impresa realizzi una forma gravemente lesiva del principio di leale concorrenza tra gli operatori economici atteso che tali “pseudo imprenditori” non solo possono mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini, ma praticano anche prezzi altamente concorrenziali in virtù del mancato pagamento degli oneri fiscali e previdenziali.

Il risultato di servizio si inquadra in un’attenta attività di monitoraggio del territorio per il contrasto all’abusivismo commerciale, nell’ambito del quale, nei primi quattro mesi dell’anno, i militari della Compagnia di Marsala hanno complessivamente sottoposto a sequestro amministrativo oltre 600 kg di prodotti alimentari (ortofrutta, pane e pescato) posti in commercio in violazione della normative Regionali e Comunali (occupazione abusiva di suolo pubblico, vendita senza licenza e/o autorizzazioni, inosservanza dei requisiti igienico-sanitari, ecc.).