Le proteste degli animalisti si sono sollevate soprattutto per i metodi usati. Sembra che i fucili siano stati dati in mano ad agenti della polizia municipale senza le competenze necessarie per svolgere questo tipo di operazioni. Sparare dardi narcotizzati ai cani non è illegale, infatti il Comune di Marsala nel giugno 2009 ha acquistato il lancia-siringhe con lo scopo principale di utilizzarlo nella lotta al randagismo. Il lancia-siringhe, anche se utilizzata principalmente per scopi veterinari, per la legge costituisce un’arma a tutti gli effetti e può essere utilizzato da soggetti con regolare porto d’armi, oppure, viste le finalità , da veterinari. È pur vero che questo tipo di arma deve essere utilizzata in maniera appropriata, il dardo narcotizzato non può essere sparato a casaccio ma deve colpire il posteriore dell’animale per anestetizzarlo completamente, in caso contrario gli effetti sarebbero ben più gravi della semplice narcosi dell'animale.
Ciò che lamentano gli animalisti, nella vicenda dello scorso fine settimana, è l’utilizzo non appropriato di questo fucile. Una volta avere colpito i cani poi, sembra che chi ha sparato non abbia constatato le reali condizioni dei cani. Così, i cani colpiti sono stati circa 6 di cui solo uno è stato accalappiato, gli altri si sono addormentati altrove probabilmente con l’ago ancora infilzato.
Quello dell’accalappiamento è un altro problema: a Marsala non c’è un servizio di accalappiacani, ma viene svolto dagli stessi dipendenti del canile senza che essi abbiano praticato corsi specifici. Il veterinario del canile municipale, dott. Mariano Baiata, ha più volte suggerito di installare un servizio esclusivo per l’accalappiamento dei randagi, magari affidato a ditte private.
Ma ciò che ha allarmato maggiormente gli animalisti, comunica Anna Maria Barraco dell’Enpa, è accaduto domenica quando dalla zona della Salinella doveva marciare la Maratona dei Mille. A quanto pare, dalle prime luci del mattino, i vigili urbani hanno continuato, come nei giorni precedenti, a sparare con il lancia- siringhe ai cani, senza ottenere risultati eccellenti (il dato infatti è di 6 cani colpiti in tre giorni), per liberare l’area in vista del passaggio dei maratoneti. Vedendo l’inefficacia dell’azione dei poliziotti municipali, alcuni abitanti della zona hanno deciso però di dare manforte, non con il fucile lancia-siringhe ovviamente, ma lanciando sassi ai cani randagi, il tutto sotto gli occhi di vigili urbani, amministratori del Comune e gente di passaggio, oltre che agli animalisti che si sono a dir poco indignati.