Gianfranco Sciré, 28 anni, è entrato nell'esercito nel 2001, quando aveva 19 anni. Di stanza a Torino, nel 32/esimo reggimento Genio, Sciré è stato protagonista di numerose missioni all'estero; quella attuale in Afghanistan, dove si trovava da un mese, è la terza consecutiva. I familiari del sottufficiale (i genitori e due fratelli più piccoli) vivono a Casteldaccia, un piccolo paese del palermitano: il padre lavora come ragioniere in una ditta, la madre è impiegata alle Poste. Sciré, è ricoverato nell’ospedale di Herat dove i medici gli hanno ridotto una frattura tibio-tarsica, causata dall’esplosione che ha sorpreso il convoglio di blindati. Solo dopo avere appreso che il caporalmaggiore era fuori pericolo e che le sue condizioni di salute non erano gravi come si era pensato in un primo momento, l’intera comunità di Casteldaccia ha tirato un sospiro di sollievo. Il padre di Gianfranco Sciré ha appreso del coinvolgimento del figlio nell’attentato da un carabiniere mentre si trovava in ufficio, una ditta per la quale lavora come ragioniere; l’uomo si è subito recato nella propria abitazione, dove poco dopo sono giunti rappresentanti dell’esercito per dare supporto psicologico alla famiglia, nell’attesa che si potesse stabilire un contatto con il ragazzo ferito. La notizia ha fatto in breve tempo il giro del paese e una piccola folla si è radunata in via Edoardo Raia, davanti al residence dove si trova il palazzo della famiglia Sciré: padre, madre, impiegata alle poste, e due fratelli.
“Riprenditi presto capellone! Non mollare, siamo tutti con te”. E’ il popolo di Facebook che parla, sono gli amici di Gianfranco Scirè che gli mandano un saluto sulla bacheca del popolare social network. Lo aspettano tutti e non vendono l’ora di riabbracciarlo, scongiurano il peggio e con affetto lo rimproverano per avergli fatto prendere “un brutto spavento”. Ed è da queste parole, da questi messaggi tanto veloci quanto realmente sentiti, che si racconta Gianfranco, un caporalmaggiore con la passione per la musica, la buona musica: dai Queen a Luciano Ligabue, da 50 Cent ai Metallica. Per lui, fidanzato ufficialmente con Valentina Caputo si legge, anche l’amore per il Palermo di Delio Rossi, oltre che per il duo comico siciliano Ficarra e Picone. Insomma, un siciliano a cui la Sicilia piace. Un isolano che la sua Isola aspetta a braccia aperte. “Sei siciliano e sei forte Gianfranco. Torna presto!”.
Chi conosce bene Gianfranco lo descrive come un “ragazzo riservato, che ama il suo lavoro, indossa la divisa per passione e senso dello Stato e crede nei valori che rappresenta”. Quel senso dello Stato che lo ha portato in territori difficili. Il padre è riuscito a parlare col soldato ferito prima di mezzogiorno. “Sto bene”, ha assicurato il militare che poi ha parlato anche con la fidanzata e ha scambiato messaggi via sms con i fratelli. Non appena le sue condizioni lo consentiranno, Sciré sarà trasferito nell’ospedale militare Celio, a Roma, e poi in congedo a Casteldaccia.