«Salemi capitale provvisoria del Tibet», «Salemi città del museo della mafia», «Salemi città del benedivino». Cancellati, in particolare, i
richiami a Sgarbi, al Museo della Mafia e alla «città demafizzata». Sul luogo sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale e della locale stazione dei Carabinieri per i rilievi di rito. Il Vice Sindaco Antonella Favuzza ha già presentato una denuncia. I pannelli erano stati collocati, come messaggi di benvenuto, pochi giorni prima della visita (lo scorso 11 maggio) a Salemi del Capo dello Stato Giorgio Napolitano I messaggi contenuti nei pannelli rimandano all'intensa attività culturale e sociale promossa nella cittadina siciliana da quando alla sua guida c'è il critico d'arte Vittorio Sgarbi, che commenta così :«Questo sfregio se da un lato sembra volere mortificare la qualunque, possibile presunzione o vanità del sindaco, dall'altro lato mostra la mancanza di compiacimento per quelle che sono certamente iniziative positive. I pannelli sono come dei manifesti pubblicitari per il turismo. Oscurarli è come cancellare un manifesto in cui c'è scritto “Non andate al mare in Sicilia”. Se gli ignoti autori - spiega Sgarbi - sono convinti che i messaggi di pubblicità e promozione di quei pannelli sono da contrastare, è molto triste. Non avverto una situazione di pericolo, ma di tristezza. Certamente non mi sento minacciato. Quello che è accaduto - conclude Sgarbi - lo segnalo come una difficoltà ad agire in Sicilia rispetto ad una campagna di comunicazione provocatoria, scioccante, ma indubbiamente utile ai fini della promozione turistica, come dimostrano i numerosi visitatori che ogni giorno si recano a Salemi da ogni parte d'Italia. Più che mafia c'è dunque ignoranza»