L'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Trapani Massimo Corleo su richiesta del sostituto procuratore Cristiana Macchiusi, e' stata eseguita nei confronti di Giacomo Mannina, trapanese di 50 anni, indagato anche per violenza sessuale su una donna che si era affidata alle sue asserite doti di guaritore. L'indagine e' scaturita dalla denuncia presentata dai due coniugi. L'uomo, in particolare, ha raccontato agli investigatori di essersi sottoposto per anni alle sedute terapeutiche di Mannina, consistenti nell'imposizione delle mani e nella recita di preghiere, perche' convinto di essere vittima di una fattura malefica. Nel tempo, la vittima avrebbe soddisfatto ogni richiesta del guaritore, facendogli numerosi regali, lavorando gratuitamente per lui, elargendogli somme di denaro, consegnandogli oggetti che teneva in casa e che secondo il guaritore dovevano essere "lavorati", ossia liberati dagli spiriti maligni; prestazioni gratuite sarebbero state fornite anche dalla moglie del denunciante, con il ruolo di addetta alle pulizie. Tutti i regali sarebbero stati richiesti dall'indagato, per conto di un'entita' soprannaturale da lui evocata e chiamata "Cristianu". Quando la vittima cercava di interrompere il rapporto, nelle vicinanze della sua auto trovava oggetti che avevano un preciso significato simbolico nel mondo dell'occulto: ossa di animali, lische di pesce, filo di nylon intrecciato, un pupazzo bruciacchiato, una lunga corda con svariati nodi. La stessa auto era stata infine incendiata.
Le sedute di guarigione si svolgevano in uno stanzino dell'officina in cui Giacomo Mannina e dove riceveva altri clienti, che arrivavano anche da fuori Sicilia, come emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali. E' stato ricostruito anche che il guaritore, avrebbe anche indotto una donna ad avere diversi rapporti sessuali con lui per "liberarsi dagli spiriti maligni". Quando la donna aveva deciso di smettere, e' stata vittima di molestie e minacce di morte attraverso sms. In un'occasione, inoltre, sulla sua auto era stato lasciato un feticcio malefico. (AGI)