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07/07/2010 04:27:40

Piera Maggio: "Voglio lasciare Mazara del Vallo"

“Sto pensando di andarmene da Mazara del Vallo. Da sei anni non lavoro e faccio fatica a mantenermi”. Dal momento della scomparsa della sua bambina, la sua vita è cambiata. In questi sei anni ha dovuto subire pressioni di ogni genere che l’hanno duramente segnata. La gente le è stata vicina ma non tutti hanno condiviso il suo dolore. I giudizi e l’accanimento di alcuni l’hanno indotta a pensare di lasciare la città. “Non è facile continuare a vivere a Mazara del Vallo, correndo il rischio, ogni giorno, di incontrare certe persone. L’ultima denuncia l’ho presentata qualche settimana fa. Il fratello di Anna Corona, mentre mi trovavo in un ufficio postale, non mi ha tolto gli occhi di dosso quasi minacciandomi”. Uno sfogo immediatamente raccolto dalla conduttrice, Federica Sciarelli, che ha lanciato un appello a chiunque sia in grado di offrire un’opportunità di lavoro. Intanto le indagini proseguono. La posizione di Anna Corona, sospettata di essere coinvolta, insieme con la figlia, Jesdenise0pipitone-thumb.jpgsica Pulizzi, nel sequestro della piccola Denise Pipitone, sembra essersi alleviata. Il professore Bruno Pellero, incaricato di esaminare i dati riguardanti l’utenza cellulare in uso alla donna, sentito nei giorni scorsi dal giudice per le indagini preliminari di Marsala, ha dichiarato che non è possibile stabilire se nelle ventiquattro ore successive alla scomparsa della piccola Denise Anna Corona abbia lasciato Mazara del Vallo. Una conclusione su cui si sono registrate diverse interpretazioni. Gli avvocati Gioacchino Sbacchi e Fabrizio Torre, difensori dell’ indagata, provano, con una nota, a fare chiarezza: “Il perito giudiziario, Bruno Pellero, - scrivono i due legali - ha materialmente escluso che l'utenza cellulare di Corona si sia mai spostata dalla zona di Mazara del Vallo”. "E tutto questo - aggiungono i due difensori - all'esito del completo esame dei dati intercettivi sia sulle chiamate voce sia sugli sms relativi all'utenza di Co-rona. In conseguenza, è dato affermare che la tesi dei pretesi spostamenti del cellulare in aree diverse da quelle di Mazara del Vallo è del tutto destituita di fondamento e frutto di mere illazioni". La difesa aggiunge che "l'inesistenza di spostamenti è stata accertata attraverso specifiche verifiche delle coperture radio fornite dall'operatore Telecom Italia; in disparte l'ulteriore indiscutibile elemento dell'impossibilità di attribuire a Corona spostamenti di svariate decine di chilometri in un lasso di tempo di appena un minuto (la incongruenza balza agli occhi anche dei non addetti ai lavori)". "Pertanto - concludono i legali - va categoricamente affermato che è congetturale, fuorviante e tale da ingenerare disinformazione nell'opinione pubblica la tesi di chi ha sostenuto o sostiene l'esistenza di un qualche deficit dell'elaborato peritale”.