alla Regione Siciliana – Dipartimento della programmazione: complessivamente, è di quasi 35 milioni la richiesta di finanziamento.
“Una grande opportunità per lo sviluppo strategico di Marsala, finalizzato a riqualificare centro e borgate, migliorare i servizi, contrastare disagio e marginalità sociale – sottolinea il sindaco Renzo Carini; in più, è prevista la creazione di luoghi e strutture di socializzazione, nonchè l’introduzione di energie alternative”. La progettualità PISU e PIST del Comune di Marsala è stata presentata nell’ambito della Coalizione territoriale denominata Orizzonte Mediterraneo, di cui fanno parte Mazara del Vallo, Petrosino e la Provincia Regionale di Trapani. Ciascun Ente - nel rispetto del POR FERS 2007/2013 - ha presentato studi di fattibilità e progetti compatibili con il territorio amministrato, nonché in sinergia con gli altri partner di Orizzonte Mediterraneo. Prioritaria, la valorizzazione sostenibile delle risorse marine e costiere, delle produzioni agro-ambientali, del patrimonio e della produzione culturale, nonché ad una rete di trasporto misto tra i Comuni associati, facilitando i collegamenti tra stazioni, porti, autostrade e aeroporti. In particolare, nel Piano integrato di sviluppo urbano “Lilybeo”, il settore Territorio e Ambiente diretto dall’ing. Gianfranco D’Orazio ha dato priorità – tra gli altri – alle seguenti realizzazioni (in totale, oltre 15 milioni di euro): un centro di accoglienza nella zona Stadio per persone in stato di estremo disagio economico e sociale; potenziamento dei sistemi di mobilità pedonale per persone con disabilità sensoriali; riqualificazione e adeguamento della pista ciclabile nel litorale nord; interventi nella Casa di Riposo “Giovanni XXIII”; impianto di energia fotovoltaica nel nuovo Tribunale di Marsala. Per quanto riguarda invece il Piano integrato di sviluppo territoriale (quasi 19 milioni di euro), la priorità è stata assegnata al recupero e l’utilizzo dei capannoni “Nervi” per attività culturali/sportivi; riqualificazione dell’area di Porta Nuova e di alcuni siti sottoutilizzati (Madonna della Cava, Santa Maria della Grotta, area Whitaker); recupero e riqualificazione degli edifici comunali sull’isola di Schola, da adibire a scuola di archeologia subacquea e punto informativo multimediale.