depositi e prestiti per un valore complessivo, nel 2008, pari a 2,15 miliardi di euro, pressoché in linea con l'anno precedente. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto della Corte dei conti sulla gestione economico-finanziaria degli enti locali. Nove sono i comuni siciliani che per eccesso di disavanzo di bilancio sono finiti nella black-list dei giudici contabili. La lente della Corte dei Conti si è soffermata su 252 comuni nell'isola, che hanno chiuso il 2008 con debiti per 2,44 miliardi, 90 milioni di euro in meno rispetto al 2007. Nel dettaglio, 2,15 miliardi è la quota di indebitamento relativo all'accensione di mutui, 230 milioni quella per obbligazioni e 62 milioni per finanziamenti pluriennali a breve termine; proprio su quest'ultima voce il recupero, rispetto all'anno precedente, è stato maggiore: 67 milioni in meno. Per fronteggiare il debito gli enti locali scrivono a bilancio interessi passivi per 124,9 milioni di euro, somma che sale a 271,9 milioni aggiungendo la quota capitale di ammortamento. I comuni da bollino rosso, si legge nella relazione dei giudici contabili, sono Serradifalco (CL), Giarre (CT), Casalvecchio Siculo (Me), Scaletta Zanclea(Me) Bisacquino (Pa), Monreale (Pa), Comiso (Rg), Modica (Rg) e Pozzallo (Rg). In particolare, Modica ha uno squilibrio effettivo pari a 21 milioni di euro, seguono Comiso con circa 4 milioni, Giarre con 1,8 milioni e Monreale con 904 mila euro. Il peso del debito assume valori superiori alla media nazionale (133,90 euro per abitante) a Pozzallo, a quota 404,97 euro per abitante, Modica con 155,48 euro, Casalvecchio Siculo con 178,74 euro e Scaletta Zanclea con 142,97 euro.